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Bambini e obesita’

sergioscrordinoUno studio recente ha messo in evidenza il contenuto in grassi degli alimenti  e il gradimento di questi da parte dei bambini

Mantenere il peso dei vostri bimbi sotto controllo non è affatto complicato come molti pensano, basta ridurre l’apporto calorico in eccesso, concentrandoci maggiormente sulle calorie “pesanti” dovute all’elevato consumo di grassi (che apportano al nostro corpo circa 9 Kcal per ogni grammo che ne assumiamo, risultando così il nutriente che più può gravare sul nostro bilancio quotidiano).Ridurre la quota lipidica degli alimenti diventa così una delle strategie più semplici per diminuire il totale energetico della dieta, tuttavia questa modificazione della composizione nutrizionale dei cibi rischia di influenzare le caratteristiche organolettiche, cioè l’insieme delle proprietà fisiche e chimiche degli alimenti (come il colore, il sapore, l’odore) che rendono una pietanza più appetibile rispetto ad un altra. Gli effetti della modificazione del contenuto in grassi degli alimenti sulla palatabilità degli stessi sono stati osservati in un gruppo di 74 bambini con età compresa tra 4 e 6 anni; in due diverse occasioni, i bambini hanno consumato liberamente un pasto composto da pasta e formaggio, budino, latte e latte al gusto cioccolato in due versioni: una  standard e una a ridotto tenore di grassi. Ad ogni pasto sono stati successivamente determinati la quantità consumata e l’apporto energetico,  ed è stato poi rilevato il gradimento da parte dei bambini stessi.
Per i singoli alimenti non è stata rilevata alcuna differenza né in termini di apprezzamento né in termini di quantità di consumo tra le due tipologie (ad eccezione del budino che è stato maggiormente consumato nella versione con più grassi). Tuttavia, poiché le due versioni erano molto differenti per densità energetica, è stata registrata una notevole differenza nell’apporto calorico complessivo, che era maggiore del 59% con il pasto ad elevato tenore lipidico rispetto a quello con meno grassi. I risultati di questo studio suggeriscono quindi che la riduzione del contenuto in grassi degli alimenti, che ha un effetto limitato sul gradimento ma un effetto rilevante sull’apporto energetico complessivo, possa rappresentare una strategia valida per controllare l’assunzione calorica nei bambini; nell’ambito quotidiano preferiamo quindi un latte parzialmente scremato a quello intero, dei biscotti secchi  al posto di quelli farciti o guarniti di cioccolato, un buon dolce fatto in casa al posto dei prodotti da forno o delle merende industriali, l’olio piuttosto che la  maionese o altre salse similari, o qualche fetta di prosciutto magro (oppure del pollo  o  della bresaola) al posto del salame o altri affettati molto più grassi.

Dr. Scordino Sergio

Dietista Nutrizionista & Personal Trainer

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Scritto da su dic 12 2013. Archiviato come IN EVIDENZA, SALUTE, SPORT. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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