Epatiti acute e croniche, all’Asp di Agrigento si insedierà la commissione scientifica guidata dal Prof. Craxì
AGRIGENTO, IN EVIDENZA, SALUTE lunedì, dicembre 16th, 2013Il prossimo 19 dicembre 2013 si insedierà, nella sede dell’ Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento viale della Vittoria 321, la Commissione Scientifica Aziendale per la definizione dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) delle epatiti acute e croniche, prevenzione e cura dell’epatocarcinoma e malattie epatiche alcool correlate, presieduta dal Professore Antonio Craxì, epatologo di fama internazionale, nonché Direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Direttore della U.O. di Gastroenterologia del Policlinico Universitario di Palermo. La Commissione è costituita dai Direttori delle UU.OO. di Medicina Interna dei Presidi Ospedalieri della ASP, dai Dirigenti medici specialisti ospedalieri e territoriali, dai MMG e MPLS rappresentanti l’Ordine dei Medici e dagli AFT. In occasione dell’insediamento, alle ore 10, si terrà una conferenza stampa nella quale interverranno anche il Direttore Sanitario, Dott. Alfredo Zambuto, il Presidente della Commissione Prof. Antonio Craxì, il Presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici e degli Odontoiatri Dott. Giuseppe Augello ed il Direttore della U. O. di Medicina Interna dello Ospedale di Agrigento Dott. Giuseppe D’Anna, Coordinatore della Rete Epatologica Aziendale.
Nella provincia di Agrigento la prevalenza delle epatiti virali ammonta, sottostimando, a più di 20.000 cittadini e l’infezione cronica da virus dell’epatite C (HCV) ha una prevalenza superiore al 2% della popolazione siciliana. L’abuso di alcool, responsabile di malattie epatiche, presenta un trend in crescita specie in fase adolescenziale, imponendo un’urgente campagna di educazione sanitaria e di prevenzione primaria. Entrambi questi elementi possono causare la cirrosi epatica e l’epatocarcinoma che rappresentano la quarta causa di morte e che, in alcuni comuni della nostra provincia, hanno una prevalenza molto più elevata ( 3/1000 abitanti arrivando a picchi del 25/1000 dato ISTAT nazionale) rappresentando un problema molto rilevante di salute pubblica ed assistenziale al quale deve corrispondere un impegno adeguato del servizio sanitario e l’attivazione di strutture dedicate in atto assenti in provincia di Agrigento.
La terapia per la HCV si è dimostrata efficace in una quota di pazienti, anche se con effetti collaterali non indifferenti, con conseguente necessità di verificare l’appropriatezza terapeutica unitamente ad una stretta sorveglianza del paziente in trattamento nonché, effettuare il monitoraggio del costo dei farmaci di che trattasi. E’ stata isituita, di fatti, presso l‘Assessorato Regionale della Salute, una Rete Regionale per la Gestione delle Epatiti da Virus C la quale ha individuato i centri ospedalieri di riferimento, hub & spoke, per la prescrizione e l’erogazione dei farmaci specifici. Prossimamente saranno disponibili dei farmaci molto più efficaci con effetti collaterali più tolleranti che porteranno ad una eradicazione completa del virus con conseguente guarigione dalla malattia.
Il Piano Sanitario Regionale 2011-2013 ha specificato che la costituzione della rete clinica si basa sul principio della continuità intesa come omogeneità della assistenza erogata attraverso percorsi specifici diagnostico – terapeutico – assistenziali ( PDTA ) per ogni patologia, e che il sistema di reti cliniche hanno come obbiettivo la valorizzazione delle interrelazioni esistenti fra le diverse strutture istituzionali sanitarie ospedaliere e territoriali, universitarie, scientifiche, ordinistiche e di categoria che rappresentano l’area medica – sanitaria .
Presso la ASP di Agrigento è stata istituita la Rete Epatologica Aziendale composta dai Direttori delle UU.OO.CC. di Medicina Interna dei Presidi Ospedalieri e coordinata dal Dott. Giuseppe D’Anna, Direttore della U.O.C. di Medicina Interna del P.O. San Giovanni di Dio di Agrigento, dove è stato istituito un Ambulatorio di 2° livello di epatologia, malattie alcool correlate e prevenzione dell’epatocarcinoma, quale centro di riferimento provinciale aziendale e centro Spoke della “Rete Regionale per la Gestione delle Epatiti da Virus C dell’Assessorato Regionale della Salute”. Questo Centro di epatologia opererà in stretta collaborazione con i centri di eccellenza dell’isola quale quello diretto dal Professore Antonio Craxì, con il compito di effettuare la diagnosi e la cura di dette patologie, il follow up dei pazienti, la distribuzione e il monitoraggio dei trattamenti antivirali e la prevenzione del danno da alcool e dell’epatocarcinoma. L’ambulatorio è già attivo tutti i martedì tramite prenotazione CUP e fornisce, oltre lquali la biopsia epatica tradizionale ed ecoguidata , esami laboratoristici specialistici, procedure interventistiche per imaging e prossimamente anche l’indagine di fibroscan, ormai indispensabile per uno studio accurato del fegato, oggi eseguita solo in pochi centri di eccellenza.
a visita medica compresa dell’ecografia addominale, anche indagini di 2° livello I pazienti saranno seguiti in ossequio alle linee guida nazionali secondo AISF (Associazione Italiana Malattie del Fegato) da esperti epatologi della ASP, già accreditati in ambito regionale, che continuano ad operare presso centri di eccellenza regionali, e sono il Dott. Antonio Magro, esperto epatologo ed ecografista responsabile di U.O.S. di Epatologia, il Dott. Giuseppe Alaimo, gastroenterologo che continua ad operare presso il centro diretto dal Professore Craxì, nonché referente nazionale per l’uso del fibroscan nello studio del fegato, ed il Dott. Massimiliano Biondolillo, internista della scuola di epatologia della Università di Palermo del Professore Giuseppe Montalto. Questo centro opererà in stretta collaborazione sia con le strutture ospedaliere della ASP, i MMG e MPDL, i Medici dei Distretti Sanitari, gli Specialisti Ambulatoriali, i Medici dei SERT e dei Centri Immunotrasfusionali, con il Responsabile dell’UOC Epidemiologia dell’ASP, Dott. Gaetano Geraci, sia con i centri di riferimento regionali, in modo di costituire una rete all’interno della quale l’ammalato del piccolo centro abbia lo stesso trattamento e le stesse opportunità del paziente dell’area metropolitana, evitando, così, disagi sofferti negli spostamenti per motivi di salute.
Sono in programma eventi formativi, congressuali ed interventi di screening e di educazione sanitaria nel territorio, finalizzati alla prevenzione ed alla diagnosi precoce.
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