Finanziaria regionale, Di Mauro avverte: buco da 500 milioni e una scure sui Comuni
AGRIGENTO, ECONOMIA, IN EVIDENZA, POLITICA, SICILIA lunedì, dicembre 30th, 2013“I documenti finanziari che ci apprestiamo a votare in Aula sono
pieni di cifre non attendibili, basate su provvedimenti e calcoli soltanto
presunti nel rapporto fra Stato e Regione. Un bilancio falso che
nasconde un buco di circa 500 milioni di euro e che di concreto ha
soltanto i dati certi relativi ai danni che arrecherà ai Comuni e al
sistema degli enti locali.” Lo dichiara il Capogruppo del Partito dei Siciliani MPA Roberto Di
Mauro che spiega, cifre alla mano, perché i provvedimenti esitati
dalla Commissione non sono attendibili.
“Sul fronte dei dati incerti – afferma Di Mauro – il Bilancio
prevede infatti un accantonamento tributario di 400 milioni che dipende da un
eventuale e tutt’altro che scontato accesso della Regione al Tavolo
nazionale per il Fondo verticale incentivato con le altre Regioni.
In attesa del confronto con lo Stato questa somma resta quindi del
tutto incerta.”
“Sul fronte dei tagli dei trasferimenti e dei rapporti con il
sistema degli Enti locali – calcola il capogruppo PDS – registriamo un taglio
di 99 milioni per i Comuni, rispetto ai 651 dell’anno scorso, e
ancora un altro taglio di 5 milioni alle Provincie.
A questo fa da corolollario il ridicolo stanziamento di appena 5
milioni per il fondo destinato al sostegno dei Comuni in dissesto o in
pre-dissesto. Se a tutto questo si aggiunge il taglio delle poste destinate agli
stipendi nei Consorzi di bonifica, dell’EAS, per la meccanizzazione
agricola – chiosa Di Mauro – è chiaro il quadro dirompente che questi
provvedimenti avranno sull’economia e lo sviluppo della
Sicilia.”
Unica norma che si salva per il capogruppo del PdS quella sui precari
“che permette la prosecuzione del rapporto di lavoro e di non
interrompere servizi essenziali.”
Sul piano politico, quindi per Di Mauro “non c’è stato alcun
provvedimento rivoluzionario, nessun taglio né tanto meno scioglimento
di enti cosiddetti inutili come ESA o IACP, nessuna revisione dei
meccanismi e delle logiche di spesa. Al contrario, un procedere lento e inadeguato con i provvedimenti
voluti da Crocetta che sono ben lontani dai preannunciati obiettivi di
sviluppo e rilancio dell’occupazione e segnalano soltanto la
preoccupante assenza di dialogo del Governo regionale con quello
nazionale; un fatto che espone l’intera manovra all’impugnativa
del Commissario dello Stato.”
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