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L’amore per la maglia- (La Capretta Girgentana)

capra

 

Fin da bambini ci viene inculcato il senso di appartenenza, ricordo quello per la squadra di calcio della nostra città e quello per la parrocchia che ho frequentato fin dal catechismo. Quando arrivai all’università mi resi conto di come fosse forte il mio attaccamento ad Agrigento, il mio sentirmi agrigentino. Oggi rifletto proprio su come questo senso di appartenenza sia una componente della mia personalità. Potrei andare a vivere ovunque, ed integrarmi benissimo, ma dentro mi sentirei sempre e solo un agrigentino.

Credo che quello che provo io nel sentirmi agrigentino, lo provi qualsiasi persona di ogni altro comune. Questo è il campanilismo, e non è qualcosa di brutto, ma anzi contiene e conserva il senso delle origini, delle tradizioni, della propria storia.

Ad Agrigento si andrà presto al voto e gira già il toto nomi, dopo il rocambolesco abbandono di Pacco Tabuto, con annessa fuga ad alta velocità che gli è costata pure la patente. Uno dei nomi più gettonati che mi è capitato di sentire è quello di Trilly Furetto, che personalmente considero un buon amministratore.

Allora vi chiederete qual è il problema? Beh, ho un rifiuto concettuale all’idea che candidato a sindaco sia una persona che:

1.     il Sindaco già lo fa da un’altra parte;

2.     sia cresciuto girando per quartieri, borgate e frazioni di un altro paese;

3.     che non sia attaccato a quella maglia, di Agrigento appunto, a cui siamo attaccati noi agrigentini.

Io, come i compagni di Agrigento che avevo alle superiori, quando ci siamo giunti all’università ci siamo scoperti inclini a legare con altri agrigentini, così come facevano quelli di Vigata o di Raffadali  tra di loro.

Al termine di questo ragionamento c’è un interrogativo che mi pongo: Trilly Furetto ama due maglie o c’è stato qualcuno che gli ha inculcato l’amore per la maglia agrigentina, più che per quella della sua “marina”? Alla precedente si collega una seconda domanda: che ruolo svolge chi gli ha inculcato questo amore, egli è suo maestro o “gran maestro”?

Resto perplesso su tutti i ragionamenti che hanno a che fare con lobby e logge di ogni tipo e più ancora sugli amori innaturali.

Auspico, come ogni vero agrigentino, che i leaders locali scelgano i candidati sindaco tra quegli agrigentini, di capacità e valore, che siano cresciuti e che conoscano ogni quartiere, borgata o frazione di cui si compone la città dei templi.

Auspico ancor di più di poter andare a votare, essendo una pregiudiziale, per me, avere almeno un candidato a sindaco che non sia cameriere, maggiordomo, servo, colluso o esponente di poteri forti, mafia e lobby e logge di qualsivoglia tipo. Magari spero di trovarne uno che si è semplicemente distinto nella vita e nel lavoro per le sue capacità, uno cioè che non è portato lì, ma che meriti di stare lì.

 

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Scritto da su set 27 2014. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, POLITICA, PRIMO PIANO, RUBRICHE. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

1 Commento per “L’amore per la maglia- (La Capretta Girgentana)”

  1. bellissimo il finale del Tuo discorso
    condivido in pieno

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