Vertenza Formazione Professionale, un lavoratore Sandro Patti ricoverato in ospedale “Non ce la facciamo più, intervenga Crocetta”
ARCHIVIO ARTICOLI, LAVORO, PRIMO PIANO mercoledì, dicembre 3rd, 2014
Altra giornata calda nel settore formazione professionale, dopo l’occupazione da parte dei lavoratori della saletta dell’ex cri in via Imperatore Federico a Palermo, per la risoluzione della vertenza del famoso progetto Garanzia Giovani un lavoratore Sandro Patti uno dei barricaderi si è sentito male ed è stato ricoverato in ospedale.Lo stesso lavoratore ci ha contattato ed ha dichiarato: “Non ce la facciamo più da sette mesi siamo in balia di una politica ottusa, di una burocrazia incapace, di mille rinvii, tavoli, contro tavoli e inutili discussioni che hanno stancato tutti, in primis i lavoratori, invito il Presidente della Regione Crocetta se ha realmente a cuore la sorte dei lavoratori di intervenire e prendere una decisione.Siamo allo stremo, lo stress, le difficoltà economiche e lavorative hanno portato a uno stato di frustrazioni senza precedenti, una volta e per tutte la politica dica cosa ne vuol fare dei 1753 operatori e delle loro famiglie, se ci devono sbarazzare abbiamo il coraggio di farlo alla luce del sole, le loro ambiguità dimostrano il loro scarso senso di sensibilità nei confronti di chi soffre e rivendica un diritto sacrosanto: il lavoro non solo per questa categoria ma per dare risposte ai giovani disoccupati,Crocetta dica e faccia qualcosa, basta con gli slogan e la demagogia che hanno solo drammatizzato la situazione, abbia un sussulto e si adoperi immediatamente per sbloccare la situazione che è al collasso, noi non mangiamo o ci rassereniamo con un ping pong dove ognuno demanda all’altro la soluzione della vicenda, adesso basta: fate qualcosa.”
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Scritto da Redazione1
su dic 3 2014. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, LAVORO, PRIMO PIANO.
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Perché per 22000 precari degli ee
ll si trova da 20 anni una soluzione l’anno e per 1800 ex lavoratori a tempo indeterminato non si può arrivare ad una soluzione.? Forse perché 22000 potenziali voti sono più di 1800
speriamo che i malori possano prendere ai politici,danon potersi neanche mettere le mani in tasca, per intascare quello che rubano ogni mese, stanno mettendo in ginocchio tutta la sicilia e si vantano di fare rivoluzione per sconquassare ancora di più quello che di buono si poteva salvare, questi non sono politici che usano l’intelligenza ammesso che l’abbiano, per salvare quello che è giusto, hanno fatto tabula rasa di tutto. questo è facile per chiunque poterlo fare. SI DISTRUGGE IN UN ATTIMO, MA RICOSTRUIRE PER QUESTA GENTE E’ DIFFICILIE PERCHE’ NON NE HANNO LE CAPACITA’. il sig Crocetta si diverte a partecipare a show televisivi, ultima a lA7, e fare bagni di folla, anzichè provvedere ai problemi della Sicilia che fa acqua da tutte le parti, il “Rovinatore” della Sicilia non parla più, ha scelto il silenzio, per non essere disturbato. 8 mesi fa promise ai lavoratori a Caltanissetta che avrebbe risolto i problemi della formazione indossando anche una maglietta donatagli dai lavoratori con la scritta “ORA BASTA”, infatti basta con le verità e avanti con le menzogne che da porta avanti da tanti mesi: CROCETTA SEI IL GOVERNATORE DELLA SICILIA E HAI L’OBBLIGO DI AMMINISTRARE IL POPOLO CHE TI HA ELETTO PER QUESTO, HO LA CERTEZZA CHE DA “GOVERNATORE” TI SEI TRASFORMATO IN “ROVINATORE” DELLA SICILIA.
Crocetta non può fare bagni di folla. Ha paura a scendere tra la folla perchè ormai sa che non inganna più nessuno. Va raccontando che lo amano tutti, ma si guarda bene dal farsi vedere in giro. Noi siciliani lo invitiamo a scendere tra la folla. Venga signor crocetta, se veramente pensa di essere amato dal popolo. Vada tra la folla così dà modo a tutti di dimostrarle quanto le vogliono bene. Non basta che lo dica lei. Lo dimostri pubblicamente. E poi chieda a giletti di trasmettere le immagini degli abbracci del popolo
Sandro non devi stare male tu. Sono i responsabili del nostro dramma che devono soffrire. Che devono pagare per il male che ci stanno facendo. Loro devono scoppiare, non noi!
Forza Sandro, hai il sostegno, l’abbraccio e la solidarietà di tutti i tuoi colleghi