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Intervista al Segretario provinciale della Uil Gero Acquisto

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Abbiamo intervistato il segretario provinciale della Uil di Agrigento Gero Acquisto per una disamina sulla situazione della Provincia a 14 mesi dalla sua elezione.

 

Segretario,allora siamo alla fine anno e in un momento particolare per il Paese,c’è un nuovo Governo Nazionale che ieri ha ricevuto la fiducia al Senato,negli ultimi 15 giorni è successo uno po’ di tutto,quali sono le sue considerazioni ?

Guardi, il 2016 doveva rappresentare l’anno della svolta,delle riforme e della ripresa economica,purtroppo appare chiaro che la situazione reale è tutt’altra,il clima sociale si è ancora di più animato.Il governo nazionale con l’ex premier Renzi ha passato un anno a martellare i cittadini con la riforma epocale della Costituzione,è riuscito nell’impresa di trasformare un referendum in campagna politica permanente che ha solo diviso il Paese,che ha portato alle sue dimissioni inevitabili ma soprattutto ha incattivito gli animi.Non voglio apparire un conservatore,ma i 19 milioni e passa di cittadini che hanno detto No,è evidente che non hanno dato fiducia a questa impostazione.”

Si, ma la Uil a differenza degli altri sindacati confederali,ha dato libertà di coscienza al voto referendario,una posizione un po’ambigua,come mai ?

Io le dico che il nostro Segretario Generale ha fatto le giuste valutazioni e su un tema, quale la Costituzione, è giusto che ognuno abbia un’idea libera.Io come molti amici della Uil provinciale abbiamo votato no,perché questa riforma secondo me e altri dirigenti presentava troppi punti oscuri al sistema.Sa, non sempre il sì vuol dire sic et simpliciter,cambiamento e il no restaurazione.Resto dell’avviso che questa Costituzione abbia bisogno dei piccoli restyling,ma non uno stravolgimento,anche perché con questa riforma venivano meno i pesi e i contrappesi e in un momento di forte populismo e leaderismo esasperato sarebbe stato il peggiore modo per fare uscire l’Italia dal guado.

Cosa pensa di questo Governo Gentiloni o Renzi bis?Anche lui ha parlato nel suo discorso alle Camere: di Sud, lavoro,ripresa economica e sociale,Lei crede che è un governo a tempo,e che si debba andare ad elezioni in primavera o entro il 2017 ?

La prima cosa che voglio sottolineare che Renzi una delle poche cose che ha azzeccato è di aver scelto il Presidente della Repubblica Mattarella, che ha dimostrato di saper essere oculato e garante della Costituzione e degli italiani,votare subito è solo demagogico e pericoloso.L’Italia in questo momento ha bisogno che tutta la politica faccia un passo indietro,per non far precipitare la situazione.E’ chiaro che un governo e una legislatura possono morire o per una crisi politica o parlamentare,in questo momento bisogna agire subito sull’economia che soprattutto al Sud è ai minimi termini.Le ultime indagini Istat certificano che nel Mezzogiorno quasi un cittadino su due è a rischio povertà ed esclusione sociale.

In questa finanziaria nazionale però, per il Sud c’è qualcosa di buono, torna la decontribuzione fino a 8000 mila euro, la flessibilità in uscita con l’Ape e l’aumento delle pensioni minime,provvedimenti di impatto sociale,Lei crede che andranno bene?

“Vedremo questi provvedimenti nei prossimi mesi,va bene la decontribuzione per le nuove assunzioni,ma voglio ricordare che è un provvedimento per un anno e ci vorranno le coperture finanziarie,perché le imprese al sud e in Sicilia ancora hanno problemi di rilancio,spero non sia un modo anche del Governo Gentiloni di poter dire che il lavoro cresce,sarei un attimino cauto,come del resto la riuscita dell’Ape che altro non è che un prestito pensionistico,che dà segnali di flessibilità non solo a costo zero.Per l’aumento delle pensioni minime è un buon segnale ma ripeto vogliamo conoscere nel dettaglio tutte le coperture prima di dare un giudizio complessivo.

Lei con il governo regionale Crocetta e la sua maggioranza è stato sempre critico,pensa che almeno in questi ultimi mesi ,qualche risultato possa arrivare?

Non cambio giudizio,in questi 4 anni abbiamo visto solo lacrime e sangue e acuirsi il distacco tra i siciliani e Crocetta e le sue riforme non riforme.Spero almeno che negli ultimi mesi ci possa essere un atto di coscienza nei confronti dei precari,dei giovani,dei lavoratori della forestale,dei lavoratori della formazione professionale e di altre categorie che finora sono stati messi ai margini o spazzati via da scelte francamente incomprensibili.L’unica novità è che adesso dopo quattro anni di lotta con Renzi,Crocetta si è avvicinato al renzismo,vedremo se con Roma ci possa essere un percorso condiviso e di svolta,ma le ripeto io nutro forti forti dubbi.

A proposito di precari degli enti locali, 3 comuni dell’agrigentino sono andati in dissesto tra cui Casteltermini.Che battaglia avete fatto con il sindacato ?

Purtroppo il 2016 ha segnato un fenomeno nuovo per le realtà comunali,quella del dissesto di molti comuni,un fatto che ci addolora perché si mette a rischio la serenità di lavoratori e famiglie.Devo dire che i contrattisti di Casteltermini sono tornati al lavoro, dopo una battaglia sindacale che abbiamo fatto apertamente e dopo il provvedimento dell’amministrazione forse troppo precipitoso:la sospensione.Per quanto concerne Porto Empedocle abbiamo avuto degli incontri con il Sindaco,oggi incontrerò il Sindaco di Favara per avere contezza della situazione.Purtroppo non voglio fare polemiche sterili,ma il federalismo fiscale comunale alla fine si è rivelato un flop.La storia politica,economica e sociale dei comuni siciliani è molto diversa da quella dei veneti o dei lombardi,senza mano pubblica le amministrazioni rischiano di crollare,è giusto un freno agli sprechi,ma se i provvedimenti sono: l’abbandono dello Stato centrale o della regioni,per i comuni autofinanziarsi con le tasse locali è praticamente impossibile.

In questi quattordici mesi la Uil ha seguito parecchie vertenze e stati di crisi,la battaglia ancora in corso del destino degli operatori ecologici al Comune di Agrigento avrà una soluzione ?

“Io resto ancora fiducioso e lavoriamo per questo, però a condizione che non si parta dalla riduzione dei posti di lavoro che riguardano gli operatori ecologici.Su questo nessun passo indietro,se il sistema della gestione integrata dei rifiuti presenta criticità, si deve trovare una strada per risolvere questi cortocircuiti,va bene migliorare e abbassare i costi ma senza usare il grimaldello dei lavoratori.Qui è il sistema politico e di governance che ha dimostrato lacune mostruose,anche ieri si sono dimessi in blocco Presidente e cda della Srr Agrigento est,proprio perché c’è poca collaborazione all’interno del sistema,ma giù le mani dai lavoratori che sono vittime di un sistema che ha prodotto sprechi in altri settori e in una governance che ha gestito male i principi generali degli Ambiti territoriali ottimali,perché l’efficienza,l’efficacia e l’economicità sono rimaste parole nel vuoto.Da parte nostra abbiamo fatto proposte sensate all’amministrazione Firetto e ai suoi assessori:dalla differenziata alla caccia agli evasori e a un sistema che sia al massimo virtuoso e utile.

Con questa amministrazione comunale i rapporti però stentano a decollare,perché?

Mi pare che abbiamo chiamato in causa il Sindaco Firetto e la sua Giunta solo per gravi e giuste motivazioni.Abbiamo chiesto un incontro a settembre sul bilancio perché l’Assessore al ramo ha fatto dichiarazioni che hanno allarmato tutti su un nuovo piano di riequilibrio,dopo il precedente piano di armonizzazione,e visti i precedenti a Porto Empedocle abbiamo teso la mano nell’interesse di tutti,dai lavoratori agli agrigentini.Abbiamo avuto un primo incontro ma ancora i numeri non sono usciti fuori,come del resto per il bando della spazzatura e per questo restiamo in allarme.Il nostro ruolo è ad adiuvandum e rispettoso dei ruoli ma per collaborare bisogna essere in due,spero che il primo cittadino abbia capito il nostro ruolo,perché finora ci sono stati degli atteggiamenti un po’ troppo supponenti e di sfida che in questo momento sono assolutamente fuori luogo.

L’Università ad Agrigento continua, ma con mille difficoltà, il futuro non è roseo e i corsi di laurea sono ridottissimi,crede in una rinascita sotto la guida del Presidente Armao ?

Lo speriamo tutti,io le posso dire, a scanso di equivoci, che il Presidente del Cupa Armao ha dimostrato con il sindacato un rapporto franco e corretto e una strada da seguire,ma è chiaro che anche l’Università per vivere ha bisogno di iscritti e di soldi.Se adesso si prospettano ulteriori tagli, ci sono ingiunzioni di pagamento per svariati milioni di euro, allora la strada si fa stretta.L’Università ad Agrigento non può chiudere perché è uno degli ultimi baluardi che ci sono rimasti.

Le ultime alluvioni hanno lasciato strascichi di polemiche e danni incalcolabili,perché la prevenzione del territorio non è stata centrale nell’azione delle Istituzioni politiche nel corso degli ultimi vent’anni ?

“Purtroppo i danni delle alluvioni sono di ampie proporzioni e ne risentirà un’area vasta della nostra provincia:dagli agricoltori agli imprenditori di Licata,Sciacca,Ribera e della zona montana.Spero che finalmente si possa intervenire con risorse certe e che siano fatti i lavori di messa in sicurezza di strade,fiumi e condotte idriche con criterio,efficienza e rapidità,perché non è tollerabile che agrigentini perdono la vita sommersi dal fango.

La Uil che impegni prende per il prossimo anno sul tema del lavoro, dello sviluppo e della legalità ?

E’ inutile prendere impegni per il futuro,noi lavoriamo quotidianamente e ringrazio tutti i dirigenti provinciali di categoria che mi assecondano in questo lavoro che le assicuro, al netto di quello che vuol far passare qualcuno, è un lavoro molto impegnativo e difficile,sia per i servizi che eroghiamo sia per la crisi che tocchiamo con mano sia all’interno che all’esterno del sindacato.Noi restiamo a disposizione di tutti coloro che reclamano giustizia sociale e legalità perché da questo si deve partire per cementare sviluppo e opportunità.”

 

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Scritto da su dic 15 2016. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, Interviste, PRIMO PIANO. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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