L’Avvocato risponde
ARCHIVIO ARTICOLI, RUBRICHE, SECONDO PIANO martedì, febbraio 7th, 2017
Ho affittato un appartamento ma l’inquilino non mi ha pagato tre mensilità. Posso sfrattarlo?
“Il nostro ordinamento prevede dei requisiti specifici per avviare una procedura di sfratto.
Innanzitutto deve sussistere un regolare contratto di locazione, ad uso abitativo o commerciale, e inoltre il mancato pagamento del canone per come stabilito dall’articolo 5 della legge n. 392/1978.
In particolare, è necessario il mancato pagamento di almeno una mensilità, trascorsi 20 giorni dal termine in cui era dovuta, oppure per le spese accessorie (es. condominio) solo se queste superano, complessivamente, le due mensilità.
Le consiglio di inviare, preliminarmente, una lettera a mezzo a/r con la quale sollecita il pagamento dei canoni arretrati ed invitare il conduttore a liberare l’immobile.
Nel caso in cui non dovesse avere alcun riscontro, potrà allora procedere con l’intimazione di sfratto per morosità, che deve essere accompagnata contestualmente da una citazione in udienza e da un’ingiunzione di pagamento per i canoni scaduti. In tal modo si instaurerà il procedimento per la convalida di sfratto.
A seguito di ciò, l’inquilino avrà diverse possibilità: fare opposizione; chiedere il c.d. termine di grazia, utile al fine di ottenere un più ampio lasso di tempo per sanare la posizione debitoria con il locatore ed evitare, così, il rilascio dell’immobile abitato; oppure ancora non presentarsi o non opporsi ed in tal caso il Giudice verificata la sussistenza della morosità, fisserà un’udienza di convalida di sfratto, indicando la data entro la quale dovrà essere rilasciato l’immobile.”.
Maurizio D
Buongiorno sono Antonio. Lavoro in un’azienda ed il titolare ha deciso di affidarmi mansioni diverse da quelle che ho sempre svolto. Sono incarichi inferiori che dequalificano tutto quello che ho fatto fino ad ora. Può farlo?
Purtroppo con l’introduzione del jobs act i datori di lavoro hanno maggiore potere decisionale.
Con tale riforma, per certi versi il demansionamento è stato legittimato. Infatti, il datore di lavoro può decidere di modificare le attività che il dipendente deve svolgere anche assegnandogli incarichi inferiori, non essendo necessario il consenso del lavoratore.
Ovviamente, la legge prevede dei limiti a tale potere. In particolare il datore di lavoro deve comunicare per iscritto al lavoratore il cambio di qualifica ed inoltre la retribuzione deve rimanere invariata.
Nel caso in esame, se le superiori condizioni sono state rispettate sarebbe conveniente per Lei accettare il nuovo incarico. Se invece dette condizioni non sono state rispettate o sono state rispettate in parte, potrà rifiutarsi di svolgere le mansioni e rivolgersi ad un legale per valutare se sussistono elementi di illegittimità tali da poter dar vita ad un eventuale contenzioso.
Ho avuto un incidente stradale. Un’automobile non ha rispettato il segnale di Stop e mi è venuta addosso. Non era assicurata e la mia macchina è praticamente distrutta. A chi devo rivolgermi per farmi pagare?
In caso di auto senza assicurazione o non identificata interviene il Fondo di garanzia per le vittime della strada. Questo Fondo ha il compito di garantire il giusto risarcimento ai danneggiati in caso di sinistro che coinvolge un mezzo non assicurato oppure un veicolo che non viene identificato.
L’attività esterna del Fondo di garanzia è svolta da alcune imprese di assicurazione, con competenza territoriale riferita al luogo di accadimento del sinistro.
L’impresa designata, eseguito il pagamento, otterrà poi il rimborso delle somme versate dal Fondo. Il Fondo di Garanzia per le vittime della strada si attiva su richiesta del danneggiato, pertanto Le consiglio di inviare a mezzo a/r la richiesta di risarcimento completa di eventuali nominativi di testimoni e foto che ritraggono l’autovettura danneggiata alla compagnia assicuratrice che gestisce la procedura all’interno della regione nella quale è avvenuto l’incidente.
Mario A.
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