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Uil Agrigento Gero Acquisto: ”i dati dell’Eurispes hanno dato contezza del dramma economico e sociale dei siciliani, c’è bisogno di un’altra politica e di altri attori, il tempo è scaduto”

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La Uil di Agrigento interviene con il Segretario Generale Gero Acquisto a margine del forum e dei risultati tracciati dal Presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara sulla situazione economico e sociale della nostra isola a oggi purtroppo caratterizzata solo da segnali negativi che abbracciano trasversalmente praticamente una fascia amplissima di siciliani.

 

“Il nostro intervento non vuole affondare il coltello su ferite che in Sicilia sono diventate voragini e che nell’ultimo anno si sono solo allargate senza precedenti, noi invece vogliamo far comprendere come organizzazione sindacale vicina alle esigenze dei cittadini, che il governo e la politica che ci rappresenta nelle Istituzioni devono prendere atto del loro fallimento e provare almeno a mettere qualche pezza al dramma in cui vivono i siciliani.

La cosa che ci addolora è che oltre alla crisi e alla mancanza di riferimenti, i siciliani non vedono alcun ottimismo, in maniera che la situazione possa subire uno scossone positivo, 400 mila siciliani emigrano, un dato che deve far riflettere, i 500 mila neet, che pure in presenza del piano straordinario Garanzia Giovani, ha visto un tasso di occupabilità con risultati bassissimi di trasformazione di tirocini e apprendistato in contratti duraturi. Leggere che una fascia maggiore di siciliani rinuncia alle cure mediche, sancisce il dramma non solo economico ma soprattutto sociale tra cittadino non abbiente e le strutture sanitarie che dovrebbero garantire i livelli essenziali e di assistenza. Per non parlare delle imprese che falliscono o decidono di rischiare i loro capitali e le loro fatiche fuori dalla Sicilia. Possiamo sostenere che proprio in questi ultimi anni abbiamo cercato un confronto serio con i governi nazionali e regionali, sui drammi che si sono presentati nel mondo del lavoro, e dispiace constatare che buona parte della politica è rimasta chiusa e poco disponibile con le parti sociali.

E’ inutile fare la lista di quello che hanno subito tante categorie siciliane con problematiche a oggi ancora insolute, ma a questo punto ci chiediamo se i siciliani potranno ancora sopportare una stagione di fallimenti politici di queste proporzioni. Se si vuole riprendere un cammino a questo punto si deve cambiare veramente tutto nella politica regionale e non solo, a questo punto si deve ripartire dalle fondamenta, e chi ha fallito deve avere il coraggio di cedere il passo e dare spazio a una nuova classe dirigente, perchè i siciliani meritano rispetto e pretendono risposte e opportunità vere per contribuire a uno sviluppo economico che sia per includere giovani e chi rivendica un lavoro o un’assistenza su basi nuove, dove capacità, rigore e occasioni di sviluppo guardino alla crescita e alla sostenibilità di un popolo che non si può piegare più, perchè ampiamente sfinito.”

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Scritto da su mag 17 2017. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, PRIMO PIANO, SINDACATO. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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