Sit in del sindaco di Gela contro il depotenziamento dell’ospedale “Vittorio Emanuele”
ARCHIVIO ARTICOLI, CALTANISSETTA, SECONDO PIANO martedì, giugno 20th, 2017Reparti ridotti al lumicino, tagli finanziari,
carenza di personale, disparità di trattamento con il capoluogo dell’ex
provincia. Sono questi alcuni dei motivi che hanno spinto il sindaco di
Gela a protestare con un sit in davanti l’ospedale “Vittorio Emanuele”.
Domenico Messinese, con fascia tricolore a tracolla, sta ricevendo i
cittadini in un gazebo per spiegare loro le forti azioni ingaggiate per
salvare il nosocomio gelese. “Sui cinque milioni di euro persi
dall’Azienda Sanitaria Provinciale per un errore dei suoi uffici – ha
denunciato il sindaco Messinese -, valuteremo se ci sono gli estremi per
informare la Corte dei Conti, mentre sulle disparità di servizi tra Gela
e Caltanissetta chiederemo l’intervento dei commissari del Ministero
della Salute, a cui sottoporremo la valutazione anche dell’ultimo atto
aziendale”. Gela è tra le aree dichiarate dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità ad alto rischio ambientale eppure deficita nel servizio di
oncologia e attende da tempo l’attivazione dell’Unità di Terapia
Intensiva Neonatale. “Anziché tenere fede alle promesse di potenziamento
e ripristino dei servizi dell’ospedale ‘Vittorio Emanuele’ – ha
continuato Messinese -, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta
continua la sua costante ed inesorabile opera di smantellamento dei
pezzi del nosocomio. Dopo aver invocato invano l’apertura dell’Utin,
l’attivazione di un reparto di senologia all’avanguardia, dopo aver
denunciato il drastico ridimensionamento del reparto di Malattie
Infettive, adesso è il Centro Trasfusionale la nuova vittima sacrificale
di una politica insensibile che dopo averci negato le risorse economiche
adeguate, ora vuole colpirci nella dignità di esseri umani. Un danno
così rovinoso che penso esclusivamente a Gino Strada come successore del
manager dell’Asp Carmelo Iacono. Solo il fondatore dell’associazione
umanitaria Emergency potrebbe sollevare il nostro presidio ospedaliero
dalla condizione in cui è precipitato negli ultimi anni, come se Gela
fosse stata una città teatro di guerra. E ai volontari di Emergency ci
appelliamo affinché affianchino quei pochi medici e paramedici rimasti a
Gela, animati solo da un profondo spirito di servizio. Oltre che
all’utenza, proprio a chi lavora con turni laceranti e condizioni
indegne al ‘Vittorio Emanuele’ va tutto il mio sincero sentimento di
stima. Tendo una mano anche alle figure apicali che sui giornali si sono
scandalizzati perché ho definito la sanità gelese alla stregua di quella
subsahariana. Non sono io che devo starvi vicino, ma siete voi che
dovete sostenere me e la popolazione in questa battaglia di civiltà,
rifuggendo la difesa corporativa o un’inopportuna deferenza aziendale.
Solo se staremo tutti dalla stessa parte potremo finalmente pretendere
ed ottenere un ospedale al quale ogni gelese possa guardare come garante
del proprio diritto alla salute”. La protesta del sindaco di Gela
proseguirà fino a quando non gli saranno garantiti risultati concreti
per l’ospedale “Vittorio Emanuele”.
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