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Antonello Pace intervista Gero Acquisto segretario della camera sindacale territoriale della Uil

gero Buon giorno Segretario,la manifestazione del 9 febbraio a Roma ha visto il ritorno di un sindacato movimentista,cosa proponete nella vostra piattaforma rivendicativa,visto che i dati di Fmi,Commissione Europea,Istat e Banca d’Italia sono univoci,la crescita del Pil nel 2019 avrà un’incidenza bassissima?

La manifestazione del 9 a Piazza San Giovanni a Roma ha dimostrato che il ruolo del sindacato oggi ha una sua valenza,rappresentare milioni di lavoratori non è un optional.Abbiamo detto che questo è un Paese partecipativo e che nei momenti di crisi economica e sociale si deve aprire al dialogo e al confronto vero.Questo Governo,secondo noi sbagliando,ha convocato in fretta e furia le organizzazioni sindacali a cose fatte,adesso si deve avere l’umiltà e la capacità di non dare nulla di scontato e se si vuol far ripartire la crescita si devono mettere in campo le esperienze e le capacità di sintesi di tutti,questa è la base di una piattaforma che nasce per costruire non per demolire.”

Le faccio una domanda netta:questo governo giallo-verde,alla luce delle fibrillazioni terrà o c’è il rischio che si ritorni all’ingovernabilità,in un momento in cui il Paese Italia si trova in mezzo al guado tra riforme,insicurezza e altra recessione?

Questo governo,Lega-Cinquestelle si è insediato da appena 8 mesi,dopo un travaglio snervante e dopo che si è raggiunto un accordo o un patto di governo che è scaturito dopo il voto sulla spinta del cambiamento allo status quo.Se leggiamo i sondaggi,anche se li prendo con le molle,in questo momento queste due forze di governo godono di una percentuale attorno il 60% intenzioni di voto,però come si è visto l’elettore italiano cambia facilmente umore e soprattutto vuole toccare con mano i provvedimenti del governo.A me sembra che con le Europee alle porte si guarda più all’azione di partito che di governo e in questa fase il problema principale si chiama ripresa economica e credibilità internazionale dell’Italia che è cosa molto diversa dai followers e dai social media.Se vogliono cambiare l’Italia devono essere consequenziali,se invece Di Maio e Salvini vogliono prendersi la premiership su tutto andranno a sbattere.”

Ormai non si parla d’altro che di sovranisti,populisti da una parte contrapposti a democratici e europeisti. Qual è la strada da intraprendere per rimettere l’Italia centrale sulla tolda del comando a Bruxelles e avere una linea che abbracci quegli Stati Uniti d’Europa che ancora sono soppiantati da logiche economiche-finanziarie ?

Oggi,e lo dico senza peccare di presunzione,i numeri,l’unione dei popoli,l’economia solidale,il benessere sociale sono schiacciati da politiche dirigiste e illogiche che non hanno alcun appeal nella vita quotidiana di un italiano come di un francese.Abbiamo visto come il Trattato di Dublino non ha funzionato,come i trattati commerciali non hanno funzionato,come la stessa Schengen non ha funzionato,se poi gli Inglesi hanno scelto la Brexit con tutte le conseguenze del caso e di concerto si è solo rinsaldato l’asse franco-tedesco che ha portato come alternativa al blocco di Visegrad,possiamo avere contezza che la mission del governo Junker è stata fallimentare e le scuse dello stesso Presidente lussemburghese rasentano e profumano di ipocrisia e di un esecutivo europeo ovattato e privo di legittimità popolare.”  

Il tema del regionalismo differenziato rivendicato non solo dal Lombardo-Veneto ma anche dall’Emilia,può far venire meno a quel patto costituzionale con il Sud e le regioni speciali,una Lega che è sovranista a Roma e federalista nei territori,c’è il rischio di una frattura socio-economica e di perequazione tra Nord e Sud? In questi ultimi 20 anni,i governanti del sud e della regione sicilia non hanno avuto più la credibilità giusta ad interfacciarsi con i governi nazionali,abbiamo perso, in corso d’opera,milioni e  milioni di euro che ci spettavano,vedi i fondi perequativi,ma soprattutto,visto la spesa allegra e spesso improduttiva ha destato scalpore,ci siamo man mano fatto fagocitare e commissariare da Roma,che non solo non ha dato aiuto per sanare il gap economico e infrastrutturale ma ci ha trattati come una regione di serie B.Ecco perché di concerto adesso le regioni del Nord chiedono di avere indietro e trattenere il residuo fiscale.Qui le mezze notizie positive che arrivano sono che Armao ha avuto una timida apertura per spalmare il debito di altri 400 milioni di euro in trent’anni,continuando così la Sicilia non avrà prospettive di sviluppo e continuerà l’emorragia dell’emigrazione,visto che lo Stato sociale al Sud è saltato da un pezzo.”

Il Governo Musumeci che appare sempre in bilico,ha stanziato 42 milioni per il fondo di povertà e ha impinguato il fondo per i disabili, però sul bilancio ci sono stati tagli lacrime e sangue:forestali,esa,pip,consorzi di bonifica con la conseguenza che la Uil già martedì è scesa in piazza,cosa vi aspettate dal Parlamento siciliano ?

Guardi anche questo governo regionale Musumeci era partito con il fuoco vivo dentro e invece col passar del tempo mi pare che sia sempre invischiato nelle stesse logiche che negli ultimi lustri hanno impantanato lo sviluppo in Sicilia,guerre tra gruppi parlamentari,maggioranze e deputati che sgomitano sempre per le piccole clientele e i piccoli vantaggi.E poi non si trova una programmazione seria e di lungo periodo,nessuno è contro i fondi per i meno abbienti o i disabili,ma i tempi di erogazione poi sono sempre lunghissimi,poi su questa finanziaria light finora come in un eterno gioco gattopardesco si è cambiato in corso d’opera tutto,tagli incomprensibili che vanno subito corretti.E’normale tagliare sic et simpliciter capitoli di bilancio come i forestali e spostarli d’amblè nell’fsc o azzerare il capitolo dei lavoratori dell’Esa senza alcuna concertazione?Secondo noi no, per questo saremo ancora in piazza,faremo le barricate,i debiti con Roma non possono essere spalmati sui lavoratori più deboli del sistema.”

Eppure dopo 12 anni avete firmato il Ccnl dei regionali apportando anche delle novità sostanziali,come lo stop ai premi a pioggia e sui contrattisti degli enti locali con il riconoscimento della spesa storica fino al 2037 si è aperta la strada alle stabilizzazioni . Questo vuol dire e dimostra che quando si vuole nelle differenza dei ruoli governo e sindacato possono raggiungere degli scopi e migliorare il sistema e le cose.Da 12 anni che si aspettava per i regionali la firma del nuovo contratto e ci siamo riusciti come per i forestali eliminando pure alcune distorsioni,come del resto la pagina del precariato in Sicilia con il riconoscimento ai comuni del consolidamento della spesa storica per i prossimi 20 anni che assieme al Decreto Madia può chiudere una pagina ignobile del precariato siciliano.”

E sulle Province siamo quasi a 6 anni di commissariamento: un altro record negativo,che blocca servizi e quel ruolo cerniera che questi enti intermedi avevano garantito al territorio . “Anche qui ci saremmo aspettati di più da Musumeci,è inutile rivangare tutto il passato perché errori ne sono stati fatti,ma di fatto questi enti così come sono non servono a nessuno,vedi la situazione penosa di strade provinciali  e scuole,però adesso i parlamentari siciliani sonnacchiosi,vedremo se dopo l’approvazione dell’odg nel ddl semplificazioni,potranno cancellare il prelievo forzoso che da un punto di vista economico e della spesa ha raso al suolo le capacità di investimento sul territorio”.

Su quota 100 e il reddito di cittadinanza come vi state muovendo,un dipendente del patronato in Sicilia è stato sospeso perché consigliava di aggirare la norma,voi della Uil che posizioni prenderete?

Sono due provvedimenti che nessuno sta contestando a priori: il primo è già partito vista l’agibilità del portale dell’Inps,mentre per il secondo stiamo aspettando le direttive finali per poter operare come Caf e Patronato.Già i nostri collaboratori stanno seguendo corsi  documentandosi in maniera certosina e sono certo della professionalità e della correttezza degli operatori,poi per i casi isolati,se qualcuno sbaglia è giusto che paghi.Però sulla serietà dei servizi sindacali e in particolar modo della Uil posso rassicurare tutti,lavoriamo nella massima trasparenza e nel rispetto delle norme.”

Su Cua,Girgenti Acque,servizio di igiene ambientale siamo in una fase calda ?

Noi come Uil non cambiamo posizione:sono tre realtà che nel loro campo hanno un’importanza primaria per il territorio e tutte e tre possono essere rilanciate,siamo fiduciosi che dopo la buriana arrivi il sole e le condizioni per migliorare i servizi o rilanciare queste realtà,ma la si finisca di perdere tempo.Il Cua con i nuovi corsi di laurea deve riprendere un cammino interrotto da 5 anni,il servizio di igiene ambientale ha bisogno degli aggiustamenti,la differenziata deve realmente portare a quel ciclo virtuoso come prevedono le norme,all’abbassamento delle tariffe a una risorsa per i comuni e i cittadini,il cammino ancora non si è compiuto.Su Girgenti Acque restiamo dell’avviso che i lavoratori non possono pagare colpe non ascrivibili a loro,siamo in una fase di commissariamento,speriamo che si ritorni a una gestione che rilanci il servizio.Vedremo l’Ati con l’assemblea dei soci che linea prenderanno,noi siamo dialoganti se c’è la massima chiarezza e non si applichi la riduzione dei posti di lavoro.”

Sulle strade e sulla sanità avete seguito questi continui cortocircuiti,adesso il territorio dopo anni e anni si sta muovendo,c’è qualcosa di serio per potere sperare in un ritorno alla normalità ?

“Sulla rete ospedaliera e sul sotto organico di presidi territoriali d’emergenza,le unità operative semplici e complesse,sulla nuova rete ospedaliera,abbiamo da un anno e mezzo incontrato manager e vertici aziendali e pian piano la situazione va normalizzandosi.Ci sono ancora dei cortocircuiti che devono essere ripresi,posso dire che per una vicenda familiare capitata in questi giorni,ho toccato e avuto contezza di quello che non va,spesso anche per superficialità,questi episodi possono toccare chiunque e ho deciso che voglio chiarimenti dettagliati dal management su un caso a dir poco parossistico che a un certo punto poteva sfociare in conseguenze drammatiche,il diritto alla salute è di tutti ma significa operare e lavorare con diligenza e professionalità. Sulle strade ancora non possiamo essere soddisfatti,ma quella battaglia che era riservata a pochi coraggiosi,adesso vede in prima linea amministratori locali,associazioni,cittadini,imprese locali e società civile,adesso il Governo nazionale,regionale e l’Anas devono smuovere le acque,il 2020 segna i 2600 anni della nascita di Agrigento,non possiamo presentarci al mondo con viadotti chiusi,strade pericolanti o cantieri fine pena mai.”

Un’altra problematica che viene sottovalutata dai media e dai governi è il tasso di emigrazione dei siciliani e degli agrigentini che ha raggiunto numeri record,perché non si riesce a fermare questa emorragia ? In questi ultimi anni si sono creati conflitti istituzionali che non hanno aiutato lo sviluppo,il Patto per il Sud doveva essere una risorsa per tutto il territorio e invece si è inceppato tra lentezze,iter lunghissimi e mancanza di risorse umane e progettuali tra territorio e centrale.Per non parlare del codice degli appalti che va modificato con ribassi fuori mercato.E’ chiaro che questa incertezza non favorisce lo sblocco occupazionale.Siamo in ritardo con i Paes,la spinta all’energie rinnovabili e alternative ha avuto un netto stallo.La piccola e media impresa deve fare salti mortali per competere con i mercati nazionali ed extra Ue e molti giovani non possono aspettare in eterno.La strategia e gli obiettivi sugli investimenti devono avere una programmazione e tempi certi,il reddito di cittadinanza senza una rete con imprese e delle vere politiche attive non può essere la panacea di tutti i mali.Il cambiamento che è positivo deve essere governato con processi circolari e dinamici ma rispondenti alla reale situazione dell’economia e del mercato del lavoro.”

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Scritto da su feb 12 2019. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, Interviste, PRIMO PIANO. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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