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Amministrative ad Agrigento, Si riunisce il Centrodestra: dei sogni… 

Centrodestra 1

Siamo al redde rationem della campagna elettorale del 24 maggio ad Agrigento in vista del voto alle amministrative. Un fine settimana ricco di impegni politici per chiudere un quadro politico e delle candidature verso la poltrona più alta di Palazzo dei Giganti che deve trovare uno sbocco, dopo lunghissime trattative.

I problemi sul tavolo non sono pochi e oggi per fronteggiare questa emergenza (visto che siamo in tema di coronavirus) si sono riuniti in un noto hotel agrigentino l’on. Gallo, l’on. Savarino, Decio Terrana e Lillo Pisano per decidere cosa fare sulla convergenza di un candidato Sindaco unitario da contrapporre all’uscente Firetto e all’altro candidato civico e di centrodestra Franco Miccichè.

Da quello che trapela non è affatto scontata la luce verde sul già Sindaco renziano Marco Zambuto a quanto pare ancora una quadra non è stata raggiunta.

Non è una conferma, ma non è nemmeno una smentita. I componenti della riunione di oggi, nel loro comunicato congiunto, hanno sottolineato che il presunto Centrodestra dovrà essere unito e che volga lo sguardo verso uno standard qualitativo e quantitativo di un decoro urbano che possa essere gradevole sia agli agrigentini che a tutti coloro che visitano la Città dei Templi. Ma di Zambuto o altri presumibili nomi, nessuna ombra. Il silenzio assoluto.

Tra l’altro anche Ribera,altro comune che va al voto vede in atto un’altra divisione,Gallo sponsorizza Matteo Ruvolo e Di Mauro,Pace e Cascio,il candidato Mulè.

Un’unità che nel centrodestra agrigentino appare un miraggio,ogni partito già all’interno ha voragini,parlare di campo largo e coeso del polo moderato-sovranista è nei fatti una fiction.Ogni partito ha tante fratture e idee diverse,figuriamoci come si possa incollare una coalizione.

Infatti i tempi si sono dilatati e la campagna elettorale stringe tra l’altro da fonti autorevoli anche Fratelli d’Italia già alle prese con numerose grane, vuole vederci chiaro.

Già nel prossimo week-end i vertici regionali del partito della Meloni su mandato anche del nazionale avranno una assemblea con i dirigenti e gli iscritti locali di Fratelli d’Italia per capire una volta per tutte la linea politica da seguire. Anche perché il malcontento non è limitato al solo Incardona.

Da un lato, finora, c’è stata una linea quella del già candidato all’uninominale in quota Centrodestra Lillo Pisano che spinge ad ogni piè sospinto e con tutte le forze disponibili per una chiusura su Zambuto; dall’altro, una parte consistente della base, che vuole intraprendere un’altra linea più coerente con la storia del partito di destra di Giorgia Meloni.

Di certo non si rode l’anima l’on. Riccardo Gallo il quale, comunque vadano le cose, è sicuramente l’unico che ha già pronto il piano B con una gran bella strizzata d’occhio al sindaco Firetto. Tra l’altro negli ultimi anni di mandato il sindaco ha trovato i consiglieri di Forza Italia più di una volta fare da stampella all’amministrazione attiva in consiglio.

Anche dal fronte Franco Miccichè e il suo gruppo civico sotto l’egida dell’On. Di Mauro è il tempo della raccolta; il vice presidente all’Ars aspetta ancora un altro coccio che possa andare a risanare il vaso, quasi completo, per presentare una squadra super competitiva per chiudere la partita già dopo i 45 minuti.

Una partita quella del sindaco che si gioca molto sulle posizioni di parlamentari che stanno cercando di trovare una quadra che appare più dettata dai numeri che non dai progetti.

L’altra metà campo l’area giallo-rossa non riesce ad uscire dal guscio, si era vociferato di un tentativo dell’on. Capodicasa di unità attraverso il consigliere comunale di Art. 1 Angela Galvano ma ancora per una eventuale ufficializzazione ce ne corre.

La clessidra corre veloce e maggio sta per arrivare, il complicato puzzle politico in un verso o nell’altro deve avere una sua logica. Finora ha regnato una sorte di coerenza nell’incoerenza, ma una cosa sta venendo fuori, l’altezza e i vertici senza la base non riescono ad unirsi, ecco perché la classe politica e i vari candidati al consiglio comunale ancora non hanno deciso dove schierarsi, se hanno dubbi dalla testa come fa la coda a presentare un progetto credibile.

Una fragilità politica che nei fatti è uscita fuori. E si cerca di mettere una pezza affinchè la confusione non diventi pascolo abusivo; vedremo nelle prossime ore se i “nostri eroi” usciranno fuori con le idee più chiare e con candidature che hanno gambe e testa per poter marciare.

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Scritto da su feb 29 2020. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, PAROLA DI PACE, POLITICA, PRIMO PIANO. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

1 Commento per “Amministrative ad Agrigento, Si riunisce il Centrodestra: dei sogni… ”

  1. Gentile Direttore,
    non hanno giustamente le idee chiare. La proposta Zambuto parte da un singolo esponente della destra il noto Pisano, dicono uomo molto simpatico alla Meloni.
    I dissidenti a Zambuto sono tanti , sia per fatti di origine politica che di opinione amministrativa. Senza dubbio non può il cittadino votare una candidatura perché è rappresentata da una brava persona , come nel caso del candidato di Di Mauro, se quella brava persona dopo qualche mese si è dimessa da assessore di Firetto. Se non ha saputo amministrare con Firetto e non ha saputo ben mediare, certamente come avrà le qualità per fare il passo superiore a Sindaco se non sa amministrare e non ha avuto mai in passato altra esperienza politica? Anche il Firetto, uomo venuto dalla banchina marittima del molo che fu di Girgenti, parrebbe non avere molte simpatie in Città. Ma ciò non è molto indicativo. Io farei governare la continuità per non interrompere l’amministrazione avviata . Fare partire un’auto ad u incompetente sarebbe malefico per i cittadini di Agrigento , in quanto dovrebbe imparare a guidare la macchina amministrativa ma prima brucerebbe la frizione , lo spingidisco causerebbe qualche incidente … praticamente dovremmo attendere che lo sprovveduto principiante dovrebbe incominciare a fare l’autoscuola magari con un maestro già pratico del passato che ha lasciato agli agrigentini brutti ricordi. Sono quasi certo, però, che per colpa di una paura inconsistente , a causa del CORONAROVIRUS, queste elezioni potranno slittare per un intervento nazionale e regionale. Ci sarà ancora un po’ di tempo in più per consentire agli uomini politici ed ai partiti di trovare un rappresentante più consono e amministrativamente preparato per risolvere le situazioni ingarbugliate al comune di Agrigento e dare la città ad un pilota credibile e fattivo.

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