Appalti pilotati per favorire la ‘Ndrangheta, 63 le misure cautelari: coinvolti pure 4 imprenditori agrigentini.
ARCHIVIO ARTICOLI, CRONACA, PRIMO PIANO, SECONDO PIANO giovedì, maggio 28th, 2020Associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche – aggravate dall’agevolazione mafiosa – nonché abuso d’ufficio e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Sono 63 i provvedimenti cautelari – fra i quali 4 per altrettanti agrigentini – eseguiti dalla Guardia di finanza con il coordinamento della Procura – Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria per l’operazione “Waterfront”. Sott’accusa anche imprenditori e pubblici ufficiali. Gli agrigentini coinvolti sono gli imprenditori di Cammarata Francesco Migliore, 60 anni, e Filippo Migliore, 50 anni (ex presidente del Kamarat calcio ed ex consigliere comunale), e gli imprenditori di Santo Stefano Quisquina Alessio La Corte, 36 anni e Vito La Greca, 39 anni. Tutti sono, appunto, secondo quanto rende noto la Guardia di finanza, agli arresti domiciliari.
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