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Amministrative Agrigento.Fratelli d’Italia e Lega al redde rationem,si sta accelerando per trovare una soluzione vincente  

tardino

fratelli d'italia

Sulle amministrative ad Agrigento il quadro della campagna elettorale,visto i tempi stretti per chiudere liste,alleanze  e coalizioni,il timing scade ai primi di settembre e ci sono ancora partiti e situazioni in evoluzione.

Tranne Zambuto che ha già ufficializzato nella seconda decade di luglio il suo ritorno in campo con un pezzo di centrodestra capeggiato da Forza Italia,si aspetta le mosse dei competitor ufficiali:Firetto e Miccichè.

Firetto sembra lanciato da un progetto di riconferma che lo vede grande protagonista della partita sulla base di una struttura consolidata da Sindaco in carica composta da consiglieri uscenti e Assessori ancora a pieno servizio che quasi sicuramente vedrà l’appoggio del Pd che ha in giunta l’Assessore Riolo ai servizi sociali.

C’è da capire anche l’On.Pullara cosa farà,ha lanciato il suo movimento Onda.Si aspetta,al netto di indiscrezioni ancora non confermate di un suo possibile appoggio a Firetto,notizie ufficiali.

Poi c’è il grande rebus Lega e Fratelli d’Italia che dopo schermaglie e veti incrociati su un’unità che nei fatti non è stata raggiunta cosa faranno ?

L’opzione Catalano sembra relegata nel limbo,a oggi dopo settimane in cui è circolato il suo nome,non c’è nessuna dichiarazione ufficiale della stessa che mette il cappello alla candidatura a Sindaco. Appare evidente che la Catalano non scivola e che potrebbe avere conseguenze anche nella costruzione della stessa lista(Leghista) che appare ancora in alto mare.Il sogno della Tardino sembra lontanissimo dal risultato.Stessa cosa in Fratelli d’Italia che gira e rigira il partito con Pisano and & dopo aver sganciato Zambuto sembra girare a vuoto con nomi (come quello di Gibilaro) che appaiono solo come un momento attendista per una vera proposta e progetto per la città.

Ecco perché,visto che si sono messe a lavoro le diplomazie dei partiti a livello nazionale e di un rapporto sempre più stretto con gli autonomisti, la partita potrebbe chiudersi sul candidato civico Franco Miccichè che al di là di pezzi di società civile e di giovani potrebbe,attraverso questi partiti nazionali,dare maggior peso alla competizione elettorale.

Questo è un percorso che potrebbe trovare una soluzione definitiva per le forze sovraniste che trovandosi a dover fare una scelta unitaria in prospettiva di vittoria alle amministrative,si trovano in una posizione più naturale e obbligata per segnare la loro presenza in campagna elettorale.Il no a Zambuto è stato secco, anche per la sua storia politica pregressa nel partito di Renzi  e un’eventuale alleanza con Firetto sembra illogica per il fatto che l’attuale Sindaco raccoglie pezzi di sinistra che sono poco assimilabili con Lega e Fdi.

Più che fantapolitica è duro realismo e gli spazi si sono stretti,vedremo se le convergenze politiche ed elettorali si trasformeranno in azione di governo.

Secondo molti queste alleanze un po’ trasversalmente vedono i candidati sindaci dover inghiottire progetti e partiti che si trovano come in un gioco ad elastico a non trovare una quadra e devono friggersi su quello che è rimasto in campo.

Certamente ad Agrigento e non solo, non c’è una classe dirigente che ha le idee chiare nel portare avanti le proprie battaglie e la linea politica con coerenza, è subentrata una sorte di lotta alla sopravvivenza che serve a rimanere all’interno della competizione.

Una competizione quella di ottobre che vede Musumeci e pezzi del suo governo molto distaccati e sui territori emergono solo contrapposizioni interne tra parlamentari della stessa provincia che lavorano più a livello personale che di costruzione di un progetto e questo si denota con la frammentazione delle coalizioni e dei progetti dei candidati Sindaci sempre più a lavorare per recuperare candidati e operatori politici che si trovano spesso nella confusione e non riescono ad avere un ruolo di primo piano.

Una politica e una campagna elettorale che purtroppo non riesce ad appassionare e come un gioco a scacchi si gioca sull’errore altrui,sinceramente troppo poco per parlare di cambiamento,rivoluzione e alternativa,siamo ancora lontani di una politica che sia frutto di vere iniziative per il popolo dove c’è un connubio positivo tra cittadino e politica.

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Scritto da su ago 8 2020. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, POLITICA, PRIMO PIANO. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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