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Aldo Capitano una risposta di popolo al Referendum al taglio dei parlamentari,un processo di modernizzazione per il Paese

aldo capitano

La costituzione ha sancito articoli, uno dopo l’altro, indiscutibilmente irrinunciabili per la qualificata composizione ed elaborazione dei padri costituzionalisti che avevano previsto un certo numero di deputati. Nilde Iotti, comunista, in una delle sue ultime interviste televisive ebbe a dire : “ in effetti il numero di parlamentari andava bene per quell’epoca dedicata alla difficile e complessa ricostruzione dell’ Italia post bellica e dittatoriale. In vero, oggi, il numero dei deputati andrebbe ridotto “. A questa sua dichiarazione, mi sopravvennero delle perplessità in merito alla raggiunta equilibrata democrazia italiana. Anche se, nel corso degli anni, la elezione della Cicciolina da parte dei Radicali di Pannella e di Razzi di forza Italia. E non mancava anche la elezione di Ilona Staller… Ed in vero, ho notato che, nel corso dei decenni, moltissimi nullafacenti e poverissimi culturalmente, da me definiti onorevoli Treccani pagine bianche, abbiamo fatto il salto di qualità ( si fa per dire!) giungendo a sedersi in poltrone dello Stato, altri tempi ricoperte da uomini prestigiosissimi. Ciò’ vuol dire che i partiti hanno avuto una colpa indescrivibile nello scegliere soggetti pronti a seguire i dettami di una organizzazione che di politica non ha avuto nulla come fatto concettuale e comportamentale. Medaglie assegnate da gruppi di potere politico e di partiti , a soggetti che non hanno apportato un bel nulla alla produttività statale. In molti, hanno preferito non tradire la costituzione votando il no , giustificando che gli errori delle scelte degli uomini ad ”onorevoli”sono state assegnate a certuni incomprensibilmente non adeguati alla qualifica assolutamente altissima rivestita, da certi poteri forti interni a certi partiti. Quindi errori di scelta di sostanza e non errori di relativi agli articoli costituzionali. Ma ritornando alla dichiarazione della on. Nilde Iotti, dobbiamo affermare che, forse, la Iotti, donna molto composta e culturalmente di alto spessore, dico forse aveva ed ha avuto ragione. La Iotti ha espresso questo suo concetto sintetizzando una sorta di decadenza della azione politica nella scelta dei rappresentanti, dunque fosse stato meglio ridurne il loro numero in contrasto al dettato costituzionale? Sono riflessioni che dobbiamo fare, al di là della riflessione della Iotti, deputato di sinistra comunista e non appartenente agli ideali di tanti altri italiani. Devo genuinamente affermare che non sono stato in grado di tradire il dettato giuridico di gran valore dei nostri costituzionalisti. La risposta della vittoria del Si, in forma assoluta, determina una rivisitazione delle riflessioni individuali e inchinarsi dinanzi la volontà popolare che ha espresso la sincera volontà di non volere più fannulloni e uomini senza cultura, indegni di rappresentare il popolo italiano

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Scritto da su set 21 2020. Archiviato come AGRIGENTO, ARCHIVIO ARTICOLI, POLITICA. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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