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Agrigento. Le amministrative sono finite, Miccichè e la squadra governino la città.Fuori luogo i processi a chi ha vinto legittimamente, basta veleni      

popolo agrigentino

La più lunga campagna elettorale della storia ad Agrigento è finita, per fortuna di tutti.

Ha sancito una vittoria schiacciante al ballottaggio, lunedì 19 ottobre del progetto civico di Franco Miccichè allargato alla fine ai partiti di centrodestra.

Questi sono fatti incontrovertibili.

La storia dell’uscente Firetto ci insegna che viene dal mondo dei partiti, non sicuramente dal civismo.

Quest’ultimo lascia il potere ,dopo una stagione lunghissima, iniziata alla provincia nel 1999 con l’Assessorato alla pubblica istruzione, seguita dai 9 anni di Sindaco di Porto Empedocle e dalla breve stagione con Crocetta e il centrosinistra a Palazzo dei Normanni e il ritorno ad Agrigento da primo cittadino nell’ultimo lustro.

Firetto, dopo essere stato nel 1990 consigliere a Porto Empedocle pupillo dell’On.Sinesio, ha attraversato una stagione lunghissima nell’era post-democristiana. Nel 94 candidato con il Patto per l’Italia nel collegio maggioritario alla camera di Agrigento,sconfitto dall’Avv.Giovanni Marino, e poi nella lunga stagione che, partendo da segretario provinciale del Cdu di Buttiglione, gli ha consentito la volata nell’esecutivo provinciale del già Presidente della Provincia Fontana.

Negli stessi anni diventò un punto di riferimento di Totò Cuffaro e nel 2001 tentò la scalata all’Ars con il Cdu che lo vide arrivare quarto con 2875 voti dietro Giusy Savarino, Carmelo Castiglione e Maurizio Pace.

Poi il passaggio all’Udc di Casini dovuto alla fusione dei partiti centristi e nel 2006 la svolta con la vittoria al secondo turno a Porto Empedocle su Guarraci e l’ascesa al governo della città empedoclina.

Nove lunghi anni che hanno segnato nel bene o nel male la storia del borgo marinaro.

La Vigata di Camilleri che diventò tra feste, festini, inaugurazioni, eventi culturali e canori un momento di richiamo provinciale.

Poi le ultime vicende sul bilancio sono in mano ad altri organi che dovranno decidere, e questa è un’altra storia che a giorni darà un primo responso.

Oggi Lillo Firetto dopo la sconfitta riparte dall’opposizione, un ruolo nuovo dopo un ventennio di uomo di governo, vedremo cosa farà per vigilare e controllare, il nuovo governo di Franco Miccichè.

Certamente lavorerà per il bene della città e cancellerà le scorie di una campagna elettorale che ancora viene agitata in maniera scomposta da piccoli contorni manovrati da quella presunta “intelighentia”,autoreferenziale e nichilista di cui nessuno sente il bisogno di ascoltare i messaggi e i sermoni di cattivi maestri che operano solo per tornaconti personali.

La città vuole altro.

Si può processare il neo Sindaco Franco Miccichè dopo una vittoria popolare nei numeri ampia e netta ?

Oggi no, domani se opera male sì. Per favore “Cambiamo Rotta”, significa soprattutto “Andare Avanti”.

Miccichè un medico, un dirigente, un professionista che nella sua carriera ha dimostrato di essere capace, preparato, libero, disponibile e umile per chi aveva bisogno.

Solo perché non ama i riflettori e lo scalpore mediatico significa che non abbia personalità e sia una marionetta nelle mani di “qualcuno”? Poi questo “qualcuno” chi sarebbe ?

E’ facile buttare fango su chi ha avuto trascorsi giudiziari, come tantissimi amministratori in tutta Italia e nella stessa provincia di Agrigento, ma dimenticare di evidenziare che l’ultimo giudizio è di assoluzione e che dimostra l’estraneità ai fatti dopo un lungo e doloroso percorso non è intellettualmente onesto. A tal riguardo il Vangelo di Luca riporta “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”

Ancora una volta voglio essere un inguaribile ottimista e sono certo che nell’interesse generale il clima si rasserenerà per una migliore gestione della civitas agrigentina.

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Scritto da su ott 21 2020. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, PAROLA DI PACE, POLITICA, PRIMO PIANO. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

2 Commenti per “Agrigento. Le amministrative sono finite, Miccichè e la squadra governino la città.Fuori luogo i processi a chi ha vinto legittimamente, basta veleni      ”

  1. La città necessità di ottimismo specie in un momento di emergenze come questo..il presidio di Firetto come consigliere e del Sindaco Miccichè potrebbe aprire una svolta in politica se l’opposizione si rivelerà costruttiva e collaborativa puntando in
    “alto “unendo le forze per il bene della città compito per cui hanno avuto la fiducia del popolo.

  2. Metaforicamente , Pearl Harbor , fu un incursione aerea a sorpresa strategicamente studiata dai Giapponesi, i quali con grande astuzia e con potenti armi aeree, colse di sorpresa la grande potenza Americana. E gli americani, più volte furono avvertiti, ma non fecero caso alla minaccia , forse per incredulità o anche perché si sentivano più potenti. La verità è che gli americani di sentirono persi e quella famosissima incursione giapponese resto’ nella storia. E gli americani, grande potenza, furono vendicativi e costituirono una grande minaccia per il popolo giapponese e anche per i popoli internazionali . Ma in questa fase della vittoria politica, nessuno potrà essere in grado di rifarsi , di prendersi una rivincita . Questa vittoria è fonte di una mente, una grande sofisticata macchina organizzatrice elettorale che non ha e non ha avuto precedenti in questo ultimo decennio nella storia politica agrigentina. Una dimostrazione di capacità politica così forte da far rimanere allibiti. Ed una minaccia di una presunta opposizione, bisogna intenderla come la frase detta dopo una perdita . Una frase detta dopo che tramortiti si da l’ultimo colpo di coda.
    In previsione e all’orizzonte, credo di non sbagliarmi , ma ho la impressione di vedere tutt’intorno terra bruciata . Una sorta di cerchio , di fossa antifiamme, che difenderà l’operato positivo tanto sperato in questa città fino ad oggi, deserta. E nella mia convinzione che, chi ha lo scettro in mano della situazione politica affermata, oggi sarà un cuor di leone proteso a recuperare il tempo da tutti perduto,per rinfrancare e far ricredere i cittadini di Agrigento. Non so perché, ma il mio animo mi fa pensare che la politica da oggi dara’ segnali positivi e sfocerà in una ascesa graduale benefica per la popolazione cittadina. A chi ha l’amaro in bocca , sono certo che comprenderà che questi sono i normali cicli di ricambio nella politica . Ed anche l’opposizione, se ci sarà, sarà costruttiva e unanime . Nella vita bisogna riconoscere di saper perdere e chi vince deve saper riconoscere le responsabilità che si assume in un periodo così particolare che sarà ricordato nella storia. Il politico vincitore, sarà colui il quale , avendo dimostrato assolute capacita politico strategiche, dimostrerà di sapere costruire una politica di mediazione e di crescita collettiva.

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