Petrolchimico Siracusa: aria e mare inquinati
ARCHIVIO ARTICOLI, CRONACA, PRIMO PIANO, SECONDO PIANO, SIRACUSA venerdì, settembre 16th, 2022Il settimanale “L’Espresso” ha pubblicato la consulenza tecnica alla base dell’inchiesta per disastro ambientale nel Polo Petrolchimico di Siracusa, primo in Italia e tra i più grandi d’Europa. La Procura di Siracusa, diretta da Sabrina Gambino, dopo tre anni di indagini, intercettazioni e perizie, ha contestato a una ventina di dirigenti della società la mancata depurazione di fanghi e prodotti industriali, eliminati quindi in aria e nel mare con annesso inquinamento. Sulle conseguenze per l’ambiente dalla mancata depurazione si è soffermata una perizia consegnata ai magistrati il 5 maggio del 2021, e che ha determinato il sequestro dell’impianto di depurazione avvenuto lo scorso giugno. La consulenza è firmata dai tecnici Mauro Sanna, Rino Felici e Nazzareno Santilli che, tra l’altro, scrivono: “Le vasche maggiori di trattamenti dell’impianto di depurazione, mancando di idonei sistemi di mitigazione e contenimento, ogni anno emettono nell’ambiente complessivamente 77,4 tonnellate di composti organici volatili, costituite da 13,6 tonnellate di benzene, 9,8 tonnellate da toluene, 11,3 tonnellate di xiliene e 42,8 tonnellate da residui composti, nonché da 7,4 tonnellate di idrogeno solforato.
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