Recensione di Luigi’s Mansion 2 HD su Switch
ARCHIVIO ARTICOLI, Gamestation, IN EVIDENZA venerdì, giugno 28th, 2024Arriva dopo qualche anno uscito su console 3ds il secondo capitolo della serie Luigi Mansion titolo uscito nel 99 su gamecube e che ha visto poi il seguito arrivare nel 2013 su 3ds e poi il terzo arrivare su Switch qualche anno fa, ed adesso arriva in versione HD sulla console ibrida Nintendo con qualche miglioria.
L’opera non era esente da difetti (finiva troppo presto, ad esempio), eppure ancora oggi è considerata tra le più rilevanti e simboliche del GameCube, console che non ottenne enorme successo commerciale ma divenendo ugualmente di culto tra gli appassionati.
Da allora, però, Luigi non rivestì più il ruolo di protagonista in altri giochi. Per vederlo rivestire questo ruolo bisognerà aspettare come detto fino al 2013.
Fuggito dal ritratto nel quale era stato rinchiuso al termine della prima avventura, il Re Boo infrange la Luna Scura, un corpo celeste che appare nei cieli di Cupavalle rendendo i fantasmi più tranquilli e amichevoli, riportando così il caos. I fantasmi, infatti, non più sotto l’influenza positiva della Luna, ricominciano a fare danni costringendo il Professor Strambic a rifugiarsi nel suo caveau sotterraneo. Il professore chiede quindi aiuto a Luigi per risolvere questo nuovo, spettrale problema. Nonostante la sua nota fifa, Luigi accetta di aiutare il suo vecchio amico e, armato con il nuovissimo Poltergust 5000, si addentra tra le magioni di Cupavalle alla ricerca dei frammenti di Luna Scura.
Oltre alla normale luce, la torcia di Luigi è dotata anche di un particolare fascio color arcobaleno che permette di individuare e rendere nuovamente visibili strumenti ed oggetti fatti sparire dalle azioni dei Boo; spesso questi elementi nascosti nascondo giusto dei collezionabili, ma in diverse occasioni questa operazione si rende indispensabile per proseguire nella missione, scoprendo porte e oggetti chiave indispensabili.
I rompicapi rivestono un ruolo più rilevante rispetto al passato e sono piuttosto frequenti nel gioco, sebbene in molti casi non richiedano particolari sforzi per essere completati. Osservare con attenzione ogni stanza e scenario è sufficiente per capire come proseguire, senza contare che, molto spesso, è il gioco stesso che ci mette davanti la risoluzione degli enigmi, senza farci quindi perdere troppo tempo.
Il grado di sfida generale non è particolarmente elevato, tuttavia bisogna comunque fare attenzione alle forze di Luigi e mantenerle sempre su livelli di guardia, recuperando le energie con i cuori lasciati da alcuni fantasmi catturati. In caso di sconfitta, infatti, il Game Over sarà istantaneo e si dovrà ricominciare dall’inizio la missione in corso, non essendoci infatti alcun Checkpoint. Un’impostazione discutibile forse, ma va comunque sottolineano che la maggior parte dei livelli non vanno troppo per le lunghe e si possono completare in una decina di minuti.
Sebbene lo scopo principale sia sempre quella di fare strage di fantasmi, da aspirare con veemenza grazie al tecnologico aspirapolvere in dotazione, le basi ludiche di Luigi’s Mansion 2 sono piuttosto diverse rispetto a quelle del capostipite: se infatti il predecessore era strutturato come una grande avventura in un’enorme magione con stanze, corridoi, chiavi da raccogliere e fantasmi speciali da catturare, il seguito mantiene questa impostazione esplorativa, ma la cala in una struttura a missioni con un incarico specifico per ogni livello di gioco (raggiungere una determinata stanza, risolvere un enigma, catturare specifici fantasmi ed altro ancora).
Si sente anzitutto la mancanza dei fantasmi speciali da scovare e catturare ricorrendo agli stratagemmi più disparati: questo era uno degli aspetti più intriganti del predecessore, e vedere che tale aspetto non è stato riproposto, magari in altra veste, è un po’ un valore perso. Restano quindi solo i fantasmi standard da affrontare, presenti tra l’altro in pochi varianti e che non richiedono chissà quanto impegno per essere catturati.
Non mancano comunque le Boss Fight, sei in tutto e poste alla fine di ogni villa (sono cinque in totale), realizzate con la giusta cura pur senza mai rivelarsi troppo impegnative, specie dopo aver compreso i pattern del nemico e i meccanismi per fronteggiare la minaccia.
Altro problema riguarda la struttura delle missioni, che tende a farsi ripetitiva a lungo andare: in fin dei conti lo scopo principale è sempre quello di catturare fantasmi o risolvere un piccolo rompicapo (alcuni dei quali si ripetono tra le missioni), e a lungo andare questa impostazione tende a rendere le missioni tutte abbastanza simili tra loro, pur con le dovute differenze in termini di level design, enigmi e situazioni da affrontare.
Luigi’s Mansion 2 HD, insomma, è un prodotto valido e per chi non ha potuto giocarlo su 3ds, rigiocarlo in HD su Switch ne vale la pena.
fonte paladinidelvideogioco.it
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