Questione gettoni di presenza consiglio comunale di Agrigento l’intervento di Art. 49
ARCHIVIO ARTICOLI, IN EVIDENZA, INGIUSTIZIE QUOTIDIANE, POLITICA lunedì, febbraio 9th, 2015Gentile Direttore,
la nostra associazione, nel corso dell’ultima assemlea dei soci, ha ritenuto di dovere intervenire sulla vicenda dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali di Agrigento nei termini di sotto.
COMUNICATO
La vicenda dei gettoni di presenza ai consiglieri comunali, ha fatto assurgere Agrigento agli onori della cronaca nazionale, ancora una volta, per fatti assolutamente negativi.La vicenda agrigentina ha messo in luce che anche in altre città italiane i consiglieri comunali si sono comportati in maniera analoga ai nostri, come, per citare due esempi a caso, Bari e Genova; questo però non è affatto tranquillante e piuttosto deve allarmare ancora di più, perché è sintomatico di un modo generalizzato di pensare e di praticare la politica; insomma: l’essere in buona compagnia non dimezza le responsabilità, ma le moltiplica.C’è pure chi sostiene la necessità, rispetto al caso della nostra Città, che il consiglio comunale vada comunque difeso e sostenuto perché sarebbe, in questo momento, in assenza di un sindaco e in una città commissariata, l’unico organo democraticamente eletto.Anche questo ragionamento è pericoloso, non solo perché odora di inaccettabile populismo, ma soprattutto perché il mandato ai consiglieri non fu dato perché lucrassero gettoni di presenza per partecipare ad una quantità enorme di commissioni la cui utilità sarebbe tutta da dimostrare, ma, piuttosto, perché facessero gli interessi degli agrigentini.La città, con in testa i suoi giovani, ha voluto sottolineare e dimostrare pubblicamente la sua distanza da questo modo di gestire la cosa pubblica, dai consiglieri e dunque dal consiglio in carica.Siamo certi, sappiamo, che vanno operati dei distinguo, che non si può fare di tutte l’erbe un fascio, ma siamo fermamente convinti che l’intero consiglio comunale, a prescindere e indipendentemente dalla responsabilità di ciascun consigliere, sia assolutamente delegittimato.Invitiamo perciò ciascun consigliere a prendere atto della situazione e compiere l’unico gesto onorevole che gli rimane da fare: dimettersi; soprattutto chi ha agito correttamente e allo scopo di dimostrare di non voler condividere con gli altri responsabilità che non ha.Formuliamo l’augurio, facciamo voti, auspichiamo e invitiamo i responsabili di tutti i partiti a scegliere con oculatezza e secondo criteri di valore i candidati a tutte le prossime elezioni e in particolare a quelle, veramente prossime, del nuovo Consiglio comunale.
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