Favara. Giovedì 21 marzo convegno sull’Alzheimer: fare rete per dare un supporto alle famiglie e ai pazienti affetti da Alzheimer
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Giovedi 21 marzo presso il Castello Chiaramonte di Favara alle ore 15 avrà luogo il convegno organizzato dal’associazione “Alzheimeriani non più soli (ANPS)” dal titolo “Progetto Alzheimer: fare rete per dare un supporto alle famiglie ed ai pazienti affetti da Alzheimer”
L’associazione, presieduta dal dott. Giuseppe Provenzano e composta da una serie di professionisti operanti a vario titolo nel settore, si propone di realizzare un ambizioso progetto: fornire una rete di supporto alle famiglie ed ai pazienti affetti da Alzheimer.
Nelle demenze la dimensione epidemiologica e la lunga durata della malattia rappresentano un’ardua sfida per la famiglia, per il sistema sanitario e per la società tutta.
L’assetto strutturale della rete dei servizi sanitari in Sicilia mostra dei limiti connessi all’assenza di modelli di sviluppo del network necessari per collegare i diversi nodi della rete assistenziale.
La Rete per la demenza, a fronte ad una popolazione via via sempre più longeva, rappresenta quindi un investimento strategico fondamentale per identificare, dare priorità e sviluppare le sfide emergenti della ricerca e dello scambio di conoscenze.
L’assistenza al malato di Alzheimer è resa gravosa, oltre che dalla molteplicità di attività che il caregiver è chiamato a compiere ogni giorno, dal risvolto psicologico che la malattia porta con sé. Dal punto di vista emozionale il peso da gestire è, infatti, assai oneroso: tensione emotiva, stress per la richiesta di adattamento ai continui cambiamenti connessi all’evoluzione della malattia, probabili difficoltà di riposo durante il giorno e soprattutto nelle ore notturne, a lungo andare mettono di fatto a dura prova anche il familiare più motivato.
Anchela solitudine nella quale sono costretti a vivere molti anziani, pure in piccole realtà come la nostra, inevitabilmente finisce con il peggiorarne la qualità di vita. Gli anziani con i più alti livelli di solitudine hanno quasi il doppio delle probabilità di morire prematuramente rispetto a quelli con i più bassi livelli di solitudine. Si parla di morte in solitudine in tutti quei casi in cui vengono trovati privi di vita nella propria abitazione dopo giorni e giorni dagli organi di polizia, il più delle volte allertati dal vicino che non li incontra da tempo.
Nel convegno saranno affrontate diverse problematiche correlate alle demenze come la prevenzione e i fattori di rischio, il medical advisor, l’alimentazione, gli aspetti medico-legali in tema di assistenza, i trattamenti
farmacologici messi a disposizione dalla ricerca scientifica in continua evoluzione ed i bisogni delle persone affette da demenza che si estendono oltre i confini tradizionali della pratica medica.
Il malato di Alzheimer ogni giorno perde frammenti della propria storia, pezzi della propria vita. Pertanto è importante non dimenticare l’immensa dignità della persona malata e quanto sia importante tutelarla.
Sotto il link del programma
Giuseppe Provenzano
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