Roberta Lala IV: “Il problema siccità ad Agrigento e provincia sono una emergenza, ci sono disservizi quotidiani per famiglie, commercianti e agricoltori, e la politica di ogni ordine e grado continua a temporeggiare, da Aica finora risposte insoddisfacenti”
AGRIGENTO, ARCHIVIO ARTICOLI, POLITICA martedì, marzo 19th, 2024
Roberta Lala neo-coordinatore di Agrigento di Italia Viva interviene sulle criticità e i disservizi che subiscono i cittadini agrigentini per la mancata distribuzione dell’acqua, turni saltati e cittadini che fanno la fila nelle fontane pubbliche, ad Agrigento la grande sete è tornata!!!!
Non è possibile che Agrigento la Capitale della Cultura 2025, ha visto tornare le lancette dell’orologio a 20/30 anni fa, manca l’acqua, non è una gag di Franco e Ciccio ma la dura realtà.
Prima di intervenire ho fatto le dovute verifiche molti cittadini sono rimasti a secco d’acqua, idem attività commerciali, la risposta che non è giustificativa da parte degli operatori dell’Aica la consortile che gestisce il servizio idrico in 33 comuni dell’agrigentino non è esaustiva, gli invasi sono vuoti. E quindi non ci possiamo lavare, dopo che gli agrigentini pagano in media 568 euro l’anno per un consumo di 182 metri cubi a famiglia. Bollette alle stelle, servizi da terzo mondo.
E allora lasciamo i cittadini al degrado con i rischi in corso igienico sanitari, non è che lo stato di crisi approvato dal Governo Schifani risolve la criticità sic et simpliciter o con la nomina del commissario Santoro, si supera tutto in un bicchier d’acqua.
Non riusciamo a capire a parte la siccità, perchè i bacini imbriferi non si riescono a riempire, si perde tanta acqua inutilizzata che poi viene sversata a mare.
Non si capisce perché come al solito dalle condotte idriche ci sono eterne perdite come se sia una tassa occulta, solo ad Agrigento siamo al 50.6% sul totale immerso nella rete.
Ad oggi si brancola nel buio e per questo chiedo una risposta certa e rapida al Sindaco di Agrigento sul finanziamento della rete idrica cittadina, 40 milioni di euro per il rifacimento dell’attuale e vetusta rete colabrodo a che punto è.
L’Ati e il raggruppamento di imprese che si sono aggiudicati l’appalto vorremmo sapere quando iniziano i lavori, non possiamo sempre vivere con siccità, mancato approvvigionamento idrico, razionalizzazioni e mancata turnazione, siamo allo sfinimento.
Italia Viva sarà vigile ma già da oggi annuncia che se la situazione dovesse perdurare metterà in campo azioni politiche e di piazze per avere chiarezza.
Aica la consortile che gestisce il servizio e pedissequamente l’amministrazione comunale a guida Miccichè, l’Assessore regionale al ramo Di Mauro e il Presidente della Regione Siciliana Schifani con i commissari paracadutati nella nostra provincia, devono agire basta rimpiattini e perdite di tempo.
Non penso i cittadini possano aspettare ancora, nessuno pensi che il 26 prossimo con la convocazione dell’Assemblea dei soci di Aica si possa fare il miracolo, qui ci vuole una presa di responsabilità da parte di tutti, non possono pagare solo cittadini e imprese, così va a picco tutto.
L’acqua è un bene primario e non possiamo vivere ancora una stagione di inefficienze, disservizi e disagi, siamo l’unica isola del Mediterraneo che soffre nel 2024 di problemi idrici sia a scopo irriguo che ad uso civile e potabile, e ci si deve ingegnare con le autobotti, una pagina che deve essere superata davvero con le sinergie di una politica produttiva e non con quella di sempre piagnona e inconcludente”
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