On. Ida Carmina M5S: “Il diritto all’acqua è primario.Agrigento è esasperata. Centinaia di cittadini in piazza. Ero l’unica parlamentare presente a fianco della gente, oggi come ieri e domani, perché l’acqua pubblica è una delle 5 stelle del M5S.Ma chi protesta deve dimostrare discernimento tra chi ha la responsabilità politica di aver messo in ginocchio la città e la Sicilia rispetto a chi combatte per l’acqua pubblica da sempre o le giuste proteste dei cittadini saranno inefficaci o rese vane “
AGRIGENTO, ARCHIVIO ARTICOLI, POLITICA domenica, giugno 2nd, 2024
Ida Carmina, deputata del M5S, interviene dopo la manifestazione di oggi che ha visto una grande quantità di cittadini scendere in piazza ad Agrigento per il protrarsi di una crisi idrica in Sicilia e nella nostra provincia, che sta assumendo i contorni di un vero e proprio dramma sociale, economico e sanitario per i cittadini e le imprese.
“E’ stata una importante giornata di risveglio per il territorio e vedere il popolo reclamare per un diritto primario come l’acqua, è un segnale forte verso chi governa i territori che ha collezionato una serie di ingiustificabili fallimenti a ripetizione sul fronte del servizio idrico integrato colpendo tutte le categorie di siciliani e l’economia trainante dell’isola. Io anche oggi ero tra il popolo come lo sono sempre stata per la battaglia per l’acqua pubblica, sin da quando ero sindaco e di recente, in ultimo, a fianco degli agricoltori presenziando ai loro presidi di protesta a Santa Margherita Belìce e a Palermo, per dire basta a questa pagina vergognosa di inefficienze e di abbandono, che non può essere ascritta solo alla siccità e ai cambiamenti climatici ma che ha precise responsabilità politiche.
Ed è una battaglia che continuerò nelle sedi parlamentari e con i cittadini con tutti gli strumenti a mia disposizione perché è una questione di civiltà ed una delle 5 stelle del M5S. Ad Agrigento poco più di una decina di anni fa furono bruciati a 33 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica ed oggi, la storia si ripete, altri 44 milioni di euro sono stati persi. E’ fatto inaudito in una città che sta letteralmente “morendo di sete”, considerato che l’acqua erogata viene persa per oltre la metà per vetusta’ della rete idrica. E perdere le risorse economiche che c’ erano non è accettabile. E’ tutto un continuo susseguirsi di fallimenti di cui qualcuno dovrebbe assumersi la responsabilità.
Per primi i cittadini che si lamentano dei politici ma poi votano sempre gli stessi che hanno causato i danni alla Città ed alla Sicilia. Voglio ricordare che nel 2021 ben 31 progetti per il potenziamento della infrastrutturazione della rete idrica per gli agricoltori, per un totale di 422 milioni di euro, presentati dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura sono stati bocciati in toto e persi.
Oggi ero l’unica parlamentare presente e la mia battaglia per i diritti primari dei cittadini, per l’acqua pubblica continuerà. Per storia personale prima che politica non sono adusa ad alzare muri nei confronti di chicchessia, e sono convinta che le battaglie civili che riguardano tutti non si vincono con la logica dell’io ma del noi.
Per risolvere i problemi occorre includere non escludere. I politici non sono tutti uguali e c’è chi lavora e opera per il bene collettivo per risolvere e trovare le soluzioni non per srotolare filo spinato. Di positivo c’è che gli agrigentini sono scesi in piazza. Adesso occorre facciano il passo ulteriore essenziale.
La vera rivoluzione si fa nella cabina elettorale con la matita in mano, negando il consenso a chi tiene Agrigento e la Sicilia in ostaggio o ha dimostrato di non saper operare.
E’ la responsabilità politica rispetto ad un’impunità che è data dai cittadini che continuano a votare sempre gli stessi, o peggio, si astengono dal votare, sostanzialmente mantenendo il potere nelle mani di chi li massacra. In democrazia il popolo ha sempre ciò che si merita”.
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