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Officine delle arti, Lauricella e Blaganò al Palazzo Celauro,

Si può dire qualcosa su tutto, anche su due automobilisti che tamponano. Possiamo inventare una storia, da rappresentare perfino a teatro (come se il tamponamento non fosse, in sé, teatro… accaduto sul palcoscenico della vita). Ma ciò che vorrei dire qui non ha nulla a che fare con una costatazione amichevole; probabilmente non è nemmeno una storia (stasera la vita si è presentata abbastanza “teatrale”). Qui si vorrebbe dire (“si vorrebbe”… nota quanta cautela!) qualcosa su quanto sia capricciosa la forma. Ma ti sei mai chiesto, tra un piatto di pasta e un sonnellino, cosa sia la forma? Proviamo -ancora una volta- a dire qualcosa. La forma, secondo gli studiosi contemporanei, è un’attività in cui dimorano dei valori, alla quale si giunge con l’invenzione. Scomponiamo adesso in: 1) attività, 2) valori, 3) invenzione. L’attività è ciò che nasce dalla passività, e presume che apporti un cambiamento nella natura, la quale è sempre statica nelle sue mutazioni; i valori sono ciò che nella vita contano e che nessuno di noi ha, i quali, letti, ci riempiono di pensieri; l’invenzione, che avviene attraverso tentativi, è la novità nella natura. Ebbene, sembra facile; ma, in realtà, queste tre fasi interne alla forma generano, nel momento in cui la forma diviene tale, infinite forme. Per questa mostra ne abbiamo tre: quelle di Salvatore Lauricella, Francesco Blaganò e Pietro Tarantino. Per convenzione, potremmo riassumerle nella ricerca di idee rappresentate in figura, tratto e concetto. Forniamo un esempio. Se dovessimo rappresentare il termine “albero”, con la figura avremmo un rettangolo marrone e una nuvola verde posta sopra, con il tratto avremmo la scomposizione dei rami in piccoli segni e delle foglie in leggere pennellate, con concetto avremmo semplicemente la parola scritta sulla tela. Si è detto abbastanza? Di sicuro, no. Ma come era scritto all’inizio: si può dire qualcosa su tutto, e non viceversa. Dunque: cinque dipinti, per tre artisti; cinque palcoscenici, per tre punti di visti. Sulla forma. Sulla vita. O non so che altro.

12 S.Lauricella  13 F.Blaganò

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Scritto da su giu 12 2014. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, EVENTI, IN EVIDENZA, PROVVISORIA. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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