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Regione, Firetto propone modifica al testo di legge sul credito d’imposta

 firettoIl Gruppo parlamentare Udc, primo firmatario il presidente Lillo Firetto, ha proposto, attraverso uno specifico DDL, urgenti integrazioni e modificazioni dell’attuale testo di legge. “Si tratta – ha spiegato l’on. Lillo Firetto – di un intervento legislativo teso a rendere effettivo ed efficace il meccanismo del credito d’imposta stimolando fattivamente il tessuto produttivo siciliano”.
Nel dettaglio la legge regionale del 17 novembre 2009, n. 11, “Crediti
di imposta per nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle
imprese”, all’art. 7, infatti, in relazione alle modalità di fruizione
del contributo prende a riferimento, quale periodo di utilizzo del
credito di imposta, l’anno nel quale l’istanza è presentata ed
i due anni immediatamente successivi.
L’intenzione del presidente del Gruppo Parlamentare Udc, Lillo Firetto
è quella, si legge in una nota,  di incentivare l’attuazione di Piani investimento che richiedono tempi di realizzazione pluriennali, stabiliti in tre anni a partire dall’inizio dell’investimento, con la finalità di realizzare un sostanziale
incremento della patrimonializzazione delle imprese siciliane.
Nell’attuazione del primo bando, valevole per l’anno 2011, il termine
di presentazione delle istanze è stato rinviato al 31 dicembre del
2011, ed in conseguenza la durata ammissibile dei piani di
investimento è stata ridotta a 24 mesi, tempo assolutamente
insufficiente per consentire la realizzazione degli investimenti che
erano stati programmati per un triennio. Per porre un parziale rimedio
a questa anomalia, il legislatore, con legge regionale 5 dicembre
2013, n. 21, “Disposizioni finanziarie urgenti per l’anno 2013.
Disposizioni varie”, ha prorogato, all’art. 2, comma 2, di sei mesi il
termine utile per effettuare i nuovi investimenti, fissandolo 30
giugno 2014. Ciò implica che se gli investimenti realizzati in un anno
sono inferiori rispetto a quelli indicati nell’istanza per il
medesimo anno (e per il relativo periodo di imposta), il credito
d’imposta complessivo va rideterminato e si perde definitivamente la
possibilità di recuperarlo sugli investimenti non realizzati nel
periodo pianificato.
Per cui, per non perdere l’intero credito d’imposta è necessario che
quest’ultimo – conclude la nota – possa essere riferito senza perciò essere perduto nella sua totalità, alle quote di investimenti effettivamente realizzati nel periodo, ancorché inferiori all’intero ammontare previsto

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Scritto da su dic 28 2013. Archiviato come AGRIGENTO, ECONOMIA, IN EVIDENZA, POLITICA, SICILIA. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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