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Formazione Professionale.Dopo quasi sette anni Lagalla fa ripartire il sistema:una scommessa per gli allievi .

lagalla

Qualcosa si muove in un  settore distrutto e devastato quale la formazione professionale in Sicilia,dopo quasi 7 lunghissimi anni di fermo biologico con una moria incalcolabile di danni per il sistema e con un blocco che ha creato il più grosso sterminio di massa di lavoratori dell’autonomia siciliana,il comparto dovrebbe finalmente ripartire.

Era dai tempi dell’Avviso 20 con il defunto Assessore Centorrino e il dirigente generale Albert che si aspettava una ripresa,dopo un periodo buio che ha,di fatto,distrutto un intero sistema pur pieno di contraddizioni e di distorsioni,aveva contributo a formare migliaia di allievi e a valorizzare un settore che sì aveva sfornato milioni di estetiste e acconciatrici ma aveva anche dato delle opportunità a chi reclamava un percorso formativo e di conoscenze,che senza un corso indirizzato difficilmente avrebbe potuto sfruttare.

Non era facile rimettere in sesto le cose dopo le macerie e la distruzione di un settore che si era frantumato.Ebbene,dopo tante chiacchiere e tanti Assessori al ramo che avevano promesso la rivoluzione,adesso la macchina dovrebbe ripartire,anzi lo stesso Assessore Lagalla forse un po’ ottimisticamente prevede che la campanella tornerà a suonare il 2 luglio,se ci riuscirà vorrà dire che non ha sbagliato una mossa.

In cosa consiste la rivoluzione Lagalla? Certo era molto difficile rimettere a regime una macchina totalmente sgarrupata,ma a quanto pare ce l’ha fatta.

Il Lagalla,assieme al dirigente generale Silvia e la sua squadra con il consulente Bocchieri, ha ribaltato il sistema non più con un piano formativo stantio e pieno di contraddizionisempre impastoiato e impelagato in ricorsi amministrativi e giudiziari.Ma è riuscito a trasformare la formazione da una corsa folle dove con mezzo punto in più o in meno si restava fuori da graduatorie sempre sub judice,in un sistema a catalogo formativo;infatti non è più l’ente il padrone di tutto ma è il mercato e il corsista che giudicano la qualità dell’offerta e del percorso da intraprendere.

Ecco da cosa nasce l’Avviso 2,una rivoluzione semplice ma così innovativa che sembra anche difficile spiegare, ecco la dicitura esatta”Costituzione del Catalogo regionale dell’offerta formativa per la realizzazione di percorsi formativi di qualificazione mirati al rafforzamento dell’occupabilità in Sicilia”.

In queste poche parole e in questo bando da 125 milioni di euro fondi Poc, si apre una seria possibilità per 19 mila siciliani,oltre 4 mila i corsi previsti con 141 profili professionali e 383 enti di formazione. Pre-iscrizioni a partire dal 6 giugno,ogni allievo può scegliere fino a 5 corsi per poi trovare spazio almeno in un corso.Gli enti al raggiungimento del numero congruo 15 allievi per i corsi tradizionali e 8 per i destinatari in esecuzione della pena potranno dare il via alle attività.

C’è da capire come si muoveranno gli enti con il vecchio personale e se da calcoli fatti tutto il vecchio personale potrà rientrare nel nuovo sistema.Alcuni pensano che tutti i 5000 mila ex lavoratori secondo l’ultimo censimento sul personale iscritto all’albo non troverà spazio,ma anche qui l’Assessore Lagalla sta cercando di trovare strade percorribili per dare un piano b a chi eventualmente resterebbe fuori.

C’è da capire se l’Assessorato vigilerà su eventuali azioni di matrice clientelare da parte di chi gestirà il catalogo formativo,ma adesso eventuali abusi saranno pagati cari dagli enti non più con il definanziamento ma con la revoca dell’accreditamento.

Comunque adesso ci sarà una formazione e dei percorsi più mirati divisi in aree definite e con meno doppioni,se l’Assessore Lagalla manterrà questa linea certamente sarà ricordato per avere resuscitato un malato cronico,dove al netto delle speculazioni si era negato un diritto che era stato vergato da una legge regionale la 24/76 e dal buon senso.

Seguiremo l’evoluzione non potendo nascondere che quando si vuole anche in Sicilia non c’è nulla di impossibile e che quando si vogliono portare a termine dei percorsi le soluzioni si trovano e Lagalla,al quale non mi lega alcun vincolo parentale o affettivo,ha dimostrato che la politica,se ha capacità,può riportare un settore anormale a una normalità che è andata perduta da troppo tempo con conseguenze nefaste per chi reclama istruzione e sapere e chi invece dopo tantissimi anni è stato espulso dal sistema senza un perché.

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Scritto da su giu 1 2018. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, POLITICA, PRIMO PIANO. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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