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Sicilia.Maltempo e sangue,un bilancio pesante:12 morti e danni incalcolabili.Provincia di Agrigento devastata,danni economici da quantizzare.

disastro

Una giornata per i siciliani terribile,il maltempo ha lasciato sul campo dodici morti,un bollettino di guerra e interi territori devastati.Da più di un giorno le piogge hanno preso il sopravvento e hanno seminato paura,terrore e morti.

Le province più colpite quelle dell’agrigentino,del palermitano e del trapanese,sebbene il rischio di esondazioni e trombe d’aria dai bollettini meteo delle protezione civile che aveva dato l’allerta da codice rosso,purtroppo le piene dei fiumi e dei torrenti hanno in più di un caso tracimato e rotto gli argini,allagando strade statali,provinciali e comunali e nel caso di Casteldaccia provocando morti.

La procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo e vedremo gli sviluppi.Nell’agrigentino si è vissuta una giornata da tregenda,a parte le ordinanze sindacali firmate dai primi cittadini dell’intera provincia,si sono vissuti momenti di panico con lo straripamento del fiume Akragas,del Belìce e del Platani,oltre a situazioni gravissime come i torrenti Cansalamone a Sciacca dove finora la manutenzione è stata quasi nulla per quanto concerne la pulizia.

Purtroppo anche nel nostra provincia si contano due vittime a Cammarata e una a Vicari e c’è un disperso a Corleone.

In questo momento ancora è inutile fare polemiche di impeto e di rabbia,ma la domanda trasversale è una: si parla di mancata manutenzione e prevenzione a 360 gradi di torrenti,alveo dei fiumi,caditoie,drenaggio delle acque,ci sono tanti organi che si occupano di monitoraggio,controlli e messa in sicurezza,finora ancora una volta non tutto ha funzionato.

E’ chiaro che solo un intervento dello Stato o del Governo regionale con dei fondi straordinari non può essere bastevole,qui il nostro territorio è da rifondare,non possiamo vivere con l’eterna suspance che una pioggia eccezionale può causare fango,morti e disastri incalcolabili.

La fragilità del nostro territorio è sotto gli occhi di tutti,il dissesto idrogeologico è presente,come zone antropizzate e case che costeggiano fiumi e torrenti che possono essere spazzate via dalla furia della natura e il tutto non può coesistere.L’abusivismo esiste in Sicilia alla stessa stregua della scarsa manutenzione del territorio.

Vorremmo capire le montagne di carte che si producono dai Pai,ai Coc ai piani di evacuazione perché da un punto di vista pratico non vengono portati a termine le zone di massimo rischio idrogeologico e sismico o interi quartieri che si trovano quasi sui greti dei fiumi o sotto le montagne.A questo punto vanno abbattute  le intere aree o vanno messe in sicurezza ?Fare un lavoro di manutenzione accurato di prevenzione del territorio si fa con una programmazione e con degli interventi mirati nei tempi e nei modi giusti,non solo sotto emergenza o fenomeni piovaschi straordinari.

E’ inutile nascondercelo ma sia il governo regionale,e tutti gli enti sotto ordinati:Province e Comuni  a oggi non sono pronti,devono trovare soluzioni diverse e azioni più incisive per la salvaguardia del territorio,qui dalle strade,ai centri storici,alla fascia costiera il rischio di nuove distruzioni non possono essere messe in soffitto,se non si interviene all’origine,prevenendo,manutenendo e migliorando la situazione,i disastri non conosceranno la parola fine.E’ chiaro che la cabina di regia e si è visto in molti comuni dell’agrigentino non ha dato la massima serenità ai cittadini,si seguiva più gli aggiornamenti facebook come fosse un bollettino ufficiale e nel mentre molti agrigentini non sapevano neanche i numeri verdi delle centrali operative.

In alcuni alvei dei fiumi si sono realizzati solette in calcestruzzo,scelte pessime e pericolose.

Ci vorrà del tempo ma tutti gli organi interessati a qualsiasi livello devono operare e agire in maniera più attenta.

 

 

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Scritto da su nov 4 2018. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, CRONACA, POLITICA, PRIMO PIANO. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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