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Amministrative ad Agrigento.E’ più di una indiscrezione,l’Avv.Davide Lo Presti sarà la svolta generazionale la prossima primavera.Stavolta il rintocco della campana ha fatto effetto.”Ora si governi veramente per il popolo agrigentino”.

 

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Ci avviciniamo sempre più alle prossime amministrative della primavera del 2020 ad Agrigento.Dopo la scontata candidatura dell’uscente Firetto e del redivivo Zambuto,i cosiddetti gemelli diversi con lo scudo crociato tatuato nell’anima,viene fuori l’outsider Franco Miccichè fortissimamente sponsorizzato da un vecchio volpone,l’eterno e ieratico Roberto Di Mauro tanto per cambiare anch’esso democristiano con venature popolari e autonomiste.Ora esce allo scoperto un altro candidato,a differenza degli altri,meno legato alle logiche del partito sturziano,è l’Avvocato Davide Lo Presti.

Il Lo Presti,da un punto di vista politico meno usurato dal tempo e dalle lunghissime stagioni della politica di picche e ripicche che hanno coinvolto la politica locale agrigentina. Quel mondo che secondo alcuni rappresenta il vecchio,secondo altri è l’unica strada percorribile rispetto ai nouvelle vague,tutto social e dirette che vivono in un mondo staccato dalla realtà circostante.Infatti lo stesso Lo Presti ha avuto un’esperienza di consigliere comunale nel quinquennio 2007/2012 con lo Zambuto al di sopra dei partiti,eletto con il Pdl in quota Michele Cimino e poi per  5 mesi,Assessore nello Zambuto bis,all’interno dei partiti,quando da una giocata di Cirino,Pisano,Mallia e Gibilaro con il cosiddetto gruppo dei responsabili fece l’Assessore al turismo,sport e spettacolo,quando inaspettatamente il 7 febbraio 2014 mollò la presa per dei sopraggiunti motivi personali e il progetto di Emme.Z.

Adesso si fa viva la cosiddetta quarta via,appunto quella del progetto Lo Presti,che ha trovato l’ok sia dalla base agrigentina,sia dal gruppo parlamentare di Ora Sicilia,il movimento sicilianista presente a Palazzo dei Normanni che è una costola del Governo Musumeci.Lo Presti è un affermato legale che raccoglie stime e consensi da un mondo variegato e libero dai vecchi clichè e dai vetusti immarcescibili accordi del “do ut des”che sono poi l’anima nera della solita campagna elettorale insulsa e piena di invettive e contumelie su chi è più deteriore e retrivo con la parola “cambiamento”,il vero leit motiv degli ultimi 15 anni di modesta e inconcludente attività politico-amministrativa nella città dei templi che hanno creato un solco e una voragine tra le amministrazioni attive che si sono susseguite e i cittadini.

Davide Lo Presti dichiara:

“la mia sarebbe un’eventuale candidatura che segna finalmente un patto generazionale con gli agrigentini.Da vent’anni la città è amministrata da professionisti della politica e lo stato di sfacelo e le condizioni minime di vivibilità sono allucinanti.Tra l’altro la generazione Millennianls non perde tempo e va via,stanca di imbattersi in amministratori comunali obnubilati dai lacchè di turno,servili e mai propositivi,che hanno fatto del signorsì la molla del loro maldestro tentativo di governare la città.Per fortuna Agrigento non è solo questo e si può offrire un modello virtuoso e meritorio.

Questa volta la chiamata alle armi ha toccato me,avrei potuto girarmi dall’altra parte,poi mi sono chiesto:non possiamo sempre demandare agli altri irresponsabilmente l’attività politico-amministrativa permettendo loro di affossare la città.

Adesso questo progetto vuol cambiare radicalmente l’impostazione amministrativa,non un palazzo chiuso con i favoriti e le claque ma aperto a chi vuole investire.Digitalizzazione e snellimento burocratico non possono più aspettare,la Valle dei Templi e il Comune devono essere un unicum.Il turismo deve essere integrato e calato con l’archeologia e i percorsi culturali e naturalistici,non dimenticando che è essenziale il potenziamento e le migliorie generali dei servizi della fascia costiera,oggi in stato di abbandono assoluto.

C’è una svolta generazionale e di impostazione,io sono a disposizione dei miei cittadini al di là del colore politico,ma metto un paletto invalicabile:trasparenza,legalità  e voglia di spendersi per il territorio.Sui servizi locali ho già in mente una rivoluzione per efficientare totalmente tutto il ciclo integrato dei rifiuti e dell’acqua,sono servizi che devono essere erogati tutelando il bene comune e trovando un’amministrazione intransigente con qualsiasi forma di gestione improduttiva e costosa per il popolo agrigentino.Il new deal e la green economy possono realizzarsi, le fonti di finanziamento ci sono,adesso si deve lavorare di squadra.Il progetto non solo è includente e circolare ma soprattutto non ha il vecchio schema piramidale che ha distrutto e ingessato la città, in una sorta di guerra perenne tra chi è vicino al dominus e chi è da marginalizzare per motivi essenzialmente beceri  e distruttivi,il merito e le capacità non saranno solo parole vuote ma il quid e l’essenza vitale per dire basta a una concezione uti singuli delle Istituzioni”

 

 

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Scritto da su ott 6 2019. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, POLITICA, PRIMO PIANO. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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