Recensione di God of War Ragnarok su Ps5
ARCHIVIO ARTICOLI, Gamestation, IN EVIDENZA mercoledì, novembre 9th, 2022Arriva oggi 9 novembre su console Sony Ps4/Ps5 il gioco God of War Ragnarok. Il protagonista è Kratos, ormai un papà a tempo pieno, corpulento e barbuto. La storia riprende alcuni anni dopo rispetto al precedente capitolo God of War e viene portata in nuove avvincenti direzioni. Atreus è ora un adolescente, più maturo, sicuro di sé e – con sgomento del padre – un po’ troppo arrogante. Lo scenario è reso complicato sia dall’angoscia adolescenziale di Atreus, sia dagli eventi che i due hanno messo in moto durante la conclusione dell’ultimo capitolo.
Ragnarok tiene incentrata la storia di più sul figlio, quasi come se fosse un “passaggio di consegne”: una svolta sorprendente che distorce la narrazione in una serie di modi inaspettati ed emotivamente carichi. Peraltro emergono delle nuove sfumature delle personalità di Kratos e di Atreus, dando anche una nuova svolta al loro rapporto.
God of War Ragnarok su Ps5: combattimenti più fluidi e un gameplay profondo
Ragnarok conserva in modo intelligente la brillante miscela del suo predecessore: è un mix di azione hack-and-slash e di strategia.
L’ascia del Leviatano e le lame del caos tornano per infliggere la morte con una varietà in evoluzione di attacchi ravvicinati a distanza, tutti eseguiti con uno stile cinematografico.
Tornano anche gli attacchi runici che ripuliscono lo schermo e lo Spartan Rage, così come la possibilità di chiamare Atreus per portare il proprio marchio di punizione.
I vari potenziamenti, sblocchi e numerosi altri percorsi di progressione e miglioramenti non mancano: non ci sono scuse per silenziare permanentemente i nemici allo stesso modo due volte.
Il combattimento sembra più veloce e fluido, grazie, in parte, a nuovi attacchi di morte dall’alto, nonché a un’interfaccia utente più amichevole e snella per la gestione della progressione del personaggio, e il gameplay è più profondo che mai. Mentre le meccaniche di combattimento di base e i vari modi fantasiosi in cui si possono liberare i nemici dalle loro viscere sono ben fatti.
In conclusione God of War Ragnarok non è privo di difetti, né rappresenta una rivisitazione della serie drammatica, alla pari del capitolo precedente, ma è un seguito molto ambizioso e incredibilmente raffinato, che conserva e perfeziona in modo intelligente i migliori elementi del suo predecessore. Si tratta insomma di un videogioco che potrebbe piacere agli amanti del genere.
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