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Giochi tradizionali siciliani: un viaggio nel tempo per riscoprire la fantasia

Erano altri tempi…Come giocavano i nostri nonni.

Stretti ormai tra un video gioco e l’altro, tra una consolle per videogame e una playstation, c’è ancora spazio per gli antichi passatempi della tradizione, per quelli che un tempo venivano chiamati “GIUOCHI DEI FANCIULLI”, ma sconosciuti dai ragazzi della nostra età. Tra i più famosi ricordiamo : Il gioco “Del Scarica Canali” o “Acchiana U’Patri Cu Tutti I So’Figghi”, che consisteva nel formare una sorta di cavallino sul quale saltare e scivolare in avanti; o ancora, il “Gioco Del Palogio” o Trottola di legno, uno dei preferiti dai nostri nonni e genitori, capaci di far compiere prodigiosi evoluzioni al giochino di legno.

E… come non ricordare il tipico “Carrozzu”, amico di tante discese e ginocchia sbucciate? Sono alcuni dei giochi più comuni praticati a Palma di Montechiaro e raccontati ai nostri microfoni dal signor Giuseppe Giganti, collaboratore scolastico del nostro istituto. Una realtà sociale, quella riportata, lontana dal nostro quotidiano, come se fosse una favola……”Il Gioco Della Campana o del Quadrato- spiega il signor Giganti- consisteva nel disegnare a terra un grande rettangolo diviso in otto o dieci parti e si lanciava un sasso, da recuperare saltando su un piede. Altro gioco che ricordo con nostalgia- continua il Sign Giganti- era il gioco della fossetta che consisteva nel centrare con una monetina un foss, di cui le strade di un tempo sono piene”. Erano belle e spensierate giornate, quando eravamo ragazzini , dopo la scuola,se era periodo di dicembre andavamo a raccogliere la legna per fare “A Vampa Lucia”,nel periodo di carnevale ci divertivamo a fare degli scherzi tradi noi.In quel periodo- conclude il signor Giuseppe- invece di frequentare regolarmente la scuola andavamo al mare e al rientro prendevamo “mazzate” dai genitori”.
Queste erano le “giornate tipo di quel tempo”, lontane dal nostro modo di trascorrere il tempo….oggi.
Martina Castronovo,Fabiana Cammalleri e Maria Onolfo.

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Scritto da su dic 6 2018. Archiviato come ARCHIVIO ARTICOLI, COSTUME E SOCIETA', IN EVIDENZA. Puoi seguire tutti i commenti di questo articolo via RSS 2.0. Salta e vai alla fine per lasciare una risposta. Pinging non è attualmente consentito

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